Good Food Makers 2023, le startup vincitrici

In cinque anni oltre 700 startup, provenienti da più di 25 paesi, si sono candidate nell’ambito del programma globale promosso da Barilla e Plug and Play
Good Food Makers 2023, le startup vincitrici

Barilla e Plug and Play, la più grande piattaforma di open innovation al mondo, annunciano i quattro progetti vincitori di Good Food Makers che hanno immaginato il futuro sostenibile nel campo alimentare: Waybetter per l’ambito digital e benessere, Bocoloco per la sezione di packaging circolare, Nosh per soluzioni clean label legate alla fermentazione, e Dori per migliorare la qualità logistica attraverso soluzioni Ai.

UN PROGETTO GLOBALE DI OPEN INNOVATION

Good Food Makers è un programma di open innovation globale per startup ag-tech e food-tech. Grazie al know-how di Plug and Play nel processo di scouting e selezione delle startup, Barilla collabora con le realtà che, con le loro idee, contribuiranno a plasmare un futuro alimentare più sostenibile. Giunto alla sua quinta edizione, Good Food Makers ha finora coinvolto oltre 700 startup che, grazie a Barilla, hanno avuto modo di confrontarsi con un leader globale del food con cuore e cervello a Parma, al centro della food valley italiana. Collaborazione che ha aiutato idee innovative a crescere e a rafforzarsi in progetti imprenditoriali più strutturati.

I TEMI DEL CONCORSO 2023

Le idee innovative ricercate per l’edizione 2023 vertevano su quattro ambiti:

  • Packaging circolare: la francese Bocoloco è stata la più efficace nel proporre soluzioni e modelli di business per la riduzione e il riutilizzo degli imballaggi e dei rifiuti correlati, con un progetto basato su imballaggi in vetro a rendere, tracciabili con Qr-code;
  • Qualità della logistica: la statunitense Dori è stata la più interessante nel proporre soluzioni digitali per migliorare la qualità logistica, utilizzando l’Intelligenza Artificiale per la tracciabilità e il monitoraggio dei fornitori;
  • Fermentation for clean label: la startup tedesca Nosh ha puntato sulla fermentazione della biomassa per amplificare il valore nutrizionale, sensoriale e ambientale di ingredienti funzionali di origine naturale che potrebbero essere impiegati in diversi prodotti alimentari;
  • You @ Best: un’altra startup americana, Waybetter, ha realizzato una piattaforma digitale per promuovere corretti stili di vita e abitudini alimentari in modo coinvolgente utilizzando giochi e premi.

IL PROGRAMMA RISERVATO AI VINCITORI

Dal 22 maggio fino al 7 luglio, data di chiusura delle candidature, sono state oltre 100 le società con cui Barilla è entrata in contatto, provenienti da più di 25 paesi. I vincitori di Good Food Makers potranno avvalersi di un programma di otto settimane, in cui lavoreranno fianco a fianco con manager Barilla per sviluppare e testare insieme nuove idee, grazie alla visione di una realtà da 145 anni impegnata a produrre cibo buono e di qualità.

Per sostenere questo percorso condiviso di crescita, alle quattro startup selezionate andranno 10.000 euro a supporto del progetto da realizzare durante il programma di accelerazione, e l’opportunità di costruire future collaborazioni con il Gruppo Barilla. Come, peraltro, è già successo nel recente passato con Connecting Food, foodtech company impegnata a certificare l’autenticità degli alimenti e vincitrice di Good Food Makers nel 2020, che ha realizzato un sistema di tracciabilità del Basilico utilizzato per il Pesto Barilla basato su blockchain accessibile a tutti i consumatori italiani tramite un Qr-code in etichetta.

Good Food Makers interpreta alla perfezione la mission del Gruppo Barilla, ‘la gioia del cibo per un mondo migliore’. E cioè offrire alle persone la gioia che il cibo buono e ben fatto può dare loro, preparato con ingredienti selezionati provenienti da filiere responsabili, contribuendo a un presente e un futuro migliore. Con Good Food Makers vogliamo restare all’avanguardia nell’innovazione nel food. E aprirci al confronto con realtà innovative che assieme a noi vogliono comprendere l’evoluzione del consumatore e coglierne i nuovi bisogni. La partnership con Plug And Play ci ha permesso di allargare il nostro sguardo verso il futuro, permettendoci di conoscere e premiare Bocoloco, Waybetter, Nosh e Dori”, afferma Claudia Berti, Barilla Head of global open innovation&IPR.

Per il secondo anno consecutivo, Plug and Play è partner del progetto Good Food Makers, un’importante iniziativa per il settore del Foodtech che rappresenta un perfetto esempio di successo nell’open innovation. In questa edizione abbiamo adottato un approccio più efficiente e mirato nella selezione, grazie ad un’attività strategica con le startup precedente alla loro applicazione comprendente fasi di ricerca, valutazione e incontro. La piattaforma, guidata dall’esperienza e dai requisiti specifici identificati dai manager di Barilla coinvolti attivamente nella challenges, è in grado di accompagnare l’azienda durante tutta la fase di valutazione e selezione delle startup, facilitando la comprensione e l’approfittamento delle nuove tecnologie per risolvere bisogni concreti”, sottolinea Pietro Villani, Plug and Play Partner success.

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