Via libera Ue alla riforma di Dop e Igp

I prodotti a indicazione geografica saranno ancora più tutelati, e ai rispettivi Consorzi verranno garantiti più poteri. Soddisfatte le associazioni de produttori
Via libera Ue alla riforma di Dop e Igp

Semplificazione, maggiore protezione, sostenibilità, più potere ai Consorzi. Sono questi i principali obiettivi del nuovo Regolamento dell’Unione Europea per i prodotti Dop e Igp che entrerà in vigore nei primi mesi del 2024.

Si parte da un nuovo quadro giuridico che prevede una procedura semplificata per la registrazione con l’unificazione delle norme attualmente in vigore per i tre settori: alimentare, vino e alcolici. Riducendo i tempi si punta ad aumentare il numero di produttori del sistema delle indicazioni geografiche. È prevista poi una maggiore tutela dei prodotti Dop e Igp come ingredienti in prodotti trasformati, soprattutto sul web. La protezione ex-officio varrà anche nei domini internet.

Il nuovo regolamento riconosce anche il valore delle pratiche sostenibili (ambientale, economica e sociale), compreso il benessere animale. Il provvedimento attribuisce maggiore potere ai gruppi di produttori, che possono anche istituire un sistema volontario finalizzato a rafforzare la posizione nella catena del valore. Verrà introdotto l’obbligo di indicare nell’etichetta di una Dop o Igp il nome del produttore, per garantire la massima trasparenza ai consumatori. Infine, uno stop alle registrazioni di menzioni tradizionali identiche, o che evochino nomi di Dop e Igp, come nel caso del Prošek.

GLI OBIETTIVI DELLA RIFORMA

Con la riforma del sistema europeo delle denominazioni di origine si tutela il primato italiano nell’Unione Europea: 885 prodotti riconosciuti, tra alimentari e vini, che sviluppano un valore di quasi 20 miliardi di euro con il contributo di oltre 86.000 operatori – commenta il Presidente Coldiretti Ettore Prandini –. Dalla difesa del sistema delle indicazioni geografiche europee dipende la lotta al falso made in Italy alimentare, che nel mondo vale oltre 120 miliardi di euro. Il contrasto alle imitazioni aiuta la crescita di un grande patrimonio culturale ed ambientale del Paese. Un ringraziamento va al relatore per il Parlamento Europeo Paolo De Castro per aver ottenuto un importante risultato, che rafforza il sistema delle indicazioni geografiche”.

Il Presidente nazionale Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, sottolinea: “Da Bruxelles finalmente una mano tesa alla nostra agricoltura. Il via libera al testo unico sulle produzioni di qualità non solo è l’unico atto per il settore da parte dell’attuale legislatura Ue, ma dà prova di un’Europa capace di lavorare per un modello agroalimentare europeo più solido, orientato alla semplificazione e davvero a tutela degli agricoltori”.

Cia plaude in particolare all’inquadramento più chiaro della Commissione Ue e dell’Euipo, all’attenzione per il “pacchetto vino”, che rimane nel regolamento Ocm salvaguardandone la specificità, e allo spazio dedicato alle pratiche sostenibili come asset da valorizzare.

Nella salvaguardia e promozione di Dop e Igp, l’Europa è sulla buona strada e la riforma approvata può dettare la linea – aggiunge Fini –. Siamo grati all’onorevole De Castro per il lavoro fatto, senza dimenticare mai la centralità di un reddito adeguato per i produttori di qualità”.

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