Nel 2023 è aumentata la spesa degli italiani per gli alimentari

Nuovo studio di AlixPartners sui consumi in Italia e in Europa. Nel 2024 la spesa per beni alimentari crescerà ulteriormente
Nel 2023 è aumentata la spesa degli italiani per gli alimentari

Quest’anno gli italiani hanno speso di più per i beni alimentari, e meno per articoli sportivi, tecnologia e arredamento. Una tendenza che a quanto pare proseguirà nel 2024. È quanto emerge dallo studio aggiornato di AlixPartners, società di consulenza globale che ha pubblicato un’analisi che individua le priorità e il sentiment dei consumatori in tutta Europa.

Lo studio si basa su un’ampia indagine in sette paesi Emea (Francia, Germania, Italia, Arabia Saudita, Svizzera, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito). Tra ottobre e novembre 2023, YouGov, per conto di AlixPartners, ha intervistato oltre 10.000 persone che hanno fornito informazioni sulle proprie intenzioni di acquisto e sulle preferenze di spesa per il 2024.

Gli effetti persistenti dell’incertezza nell’era post-pandemia hanno creato una contrazione dei budget dei consumatori, intensificando la competizione tra i marchi che si contendono una parte di spesa più contenuta – ha commentato Marco Eccheli, Partner e Managing Director consumer products & retail AlixPartners in Italia –. Le incertezze geopolitiche, in particolare in Ucraina e in Medio Oriente, contribuiscono ulteriormente a rendere instabile il comportamento dei consumatori; prevediamo che nel 2024 questa onda lunga di instabilità continui, con impatti più accentuati sui beni di consumo durevoli”.

I RISULTATI DELLO STUDIO DI ALIXPARTNERS

Nel 2023 i consumatori italiani, in linea con quelli europei, hanno preferito spendere di più in beni alimentari che in beni di altre categorie: il segmento grocery è infatti quello in cui gli italiani hanno speso maggiormente rispetto al 2022 (circa il 40% degli intervistati). In calo invece la spesa in articoli sportivi, beni elettronici e arredamento, con rispettivamente il 55% e 50% degli intervistati che ha dichiarato di aver speso meno.

Dai dati dello studio emerge un 2024 caratterizzato da una riduzione generale dei consumi non alimentari, con il 40-45% degli italiani che prevede di spendere meno rispetto al 2023. Stabile invece la previsione di crescita negli acquisti dedicati al grocery (solo il 20% prevede di ridurre la spesa).

GENZ E MILLENNIALS TRAINANO I CONSUMI

Nonostante la diminuzione dell’inflazione, quindi, molti consumatori si trovano a fare i conti con una perdita di potere d’acquisto. Ciò è particolarmente evidente nelle fasce di reddito intermedie, dove circa la metà delle famiglie prevede di spendere meno per i beni non alimentari. In risposta, i consumatori si rivolgono ai brand, alla ricerca di convenienza senza compromettere la qualità.

A trainare i consumi in Italia sono i giovani tra i 18-34 anni, ovvero quelli che risparmiano meno, segnando così un aumento dei consumi nel 2023 rispetto al 2022. Oltre al segmento grocery, circa il 20% di GenZ e Millennials dichiara di aver speso di più in abbigliamento, cosmesi, libri e giochi rispetto all’anno passato (vs. il 10% negli over 45).

Il carrello degli alimentari in Italia si mantiene stabile, ma la fiducia dei consumatori e la pressione dell’inflazione erodono le altre categorie – aggiunge Lorenzo Novella, Director AlixPartners in Italia –. La situazione in Italia mostra una tendenza simile a quella di altri paesi: secondo la nostra indagine, l’anno prossimo gli italiani prevedono di mantenere stabile la spesa grocery, ma si aspettano un calo in tutte le altre categorie. È però interessante notare che la riduzione della spesa nelle categorie non food si intensifica con l’età, suggerendo un ulteriore passo in avanti nel peso dei consumi delle generazioni più giovani”.

I CANALI DI VENDITA

La Gran Bretagna si conferma come il paese che utilizza maggiormente il canale digitale per gli acquisti. L’utilizzo dell’home delivery ha subito un’impennata anche in Italia (il 70%) rispetto a Germania e Francia; tuttavia, gli italiani sono ancora poco propensi all’utilizzo di alcune tecnologie come self check out e self scanning, mentre ricorrono al click and collect, al pari degli altri consumatori europei.

Come negli altri paesi europei, anche in Italia circa il 65% dei consumatori preferisce recarsi direttamente in negozio per fare la spesa o comprare oggetti di arredamento, mentre si predilige il canale online soprattutto per beni elettronici e capi di abbigliamento (circa il 50% dei rispondenti).

FOCUS SULL’E-COMMERCE

In Italia, il 20% degli intervistati tra i 18 e i 55 anni dichiara di utilizzare l’e-commerce di frequente per gli acquisti. Al di sopra di questa fascia, lo strumento digitale cala significativamente: solo circa il 10% degli over 55 dichiara di fare acquisti online. Tra le motivazioni di scelta dell’acquisto fisico rispetto a quello digitale, gli italiani preferiscono recarsi in negozio per poter toccare con mano il prodotto (il 60% degli intervistati) e per risparmiare sulle spese di spedizione considerate alte (circa il 30% del campione intervistato).

Per migliorare le esperienze di acquisto online, il rapporto evidenzia il ruolo crescente della tecnologia, in particolare dell’intelligenza artificiale. Soprattutto la generazione più giovane, compresa tra i 18 e i 24 anni, mostra una preferenza per i terminali digitali rispetto alle interazioni di persona nei negozi.

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