Osservatorio consumi: merceologie, volumi e la regola del quattro

Sviluppo consolidato e a rischio. Area critica e zona da attenzionare. Sono i cluster in cui Circana ha suddiviso le categorie del Lcc. Associando poi a ciascuna specifiche dinamiche sui fronti nevralgici
Osservatorio consumi: merceologie, volumi e la regola del quattro

Il 2023 fotografato da Circana ci consegna una istantanea a più facce, un caleidoscopio di dinamiche e tendenze. Nei primi nove mesi dell’anno appena concluso l’inflazione nel largo consumo confezionato ha corso a +11,3%, superando nettamente il dato del 2022, fermo all’incremento del +7,8 per cento. E questa fiammata ha spinto la crescita a valore, protagonista di un allungo del +9,2% contro il +7,8% registrato nel 2022.

Ma soprattutto ha determinato le condizioni per una flessione dei volumi, arrivati a perdere il -2,1% rispetto al benchmark precedente, che, seppur di misura, si muoveva in territorio positivo (+0,2%). E da qui l’aumento per l’attenzione al risparmio da parte del consumatore, che ha portato con sé l’espansione della marca del distributore (la cui market share è incrementata di altri 1,1 punti percentuali, rafforzando così il risultato già capitalizzato nel 2022 con una accelerazione di 1,3 punti percentuali), e il consolidamento dei discount che, pur incassando rispetto al 2022 un lieve arretramento in termini di quota (-0,1 p.p. vs +1,3 p.p.) imputabile a un impatto particolarmente forte della spinta inflattiva su questo canale, conquistano una share a valore pari al 21,2%, allungando così la distanza rispetto al parametro pre-pandemico fissato al 18,3 per cento.

I dati, resi noti durante il webinar ‘La sfida della complessità: il largo consumo confezionato tra eredità e nuovi assetti’, promosso da Gs1 Italy, descrivono in definitiva uno scenario in cui convivono forze non di rado contrapposte, che non rendono certo facile alle aziende del food&beverage mettere a terra le strategie giuste per affrontare le sfide del prossimo futuro. Sulle quali, è bene ricordarlo, pesa sempre di più l’atteggiamento di un consumatore pronto a rispondere alla volatilità del mercato modificando i propri comportamenti di acquisto, spesso in modo anche significativo. Prova ne sono i risultati del monitoraggio effettuato sempre da Circana per verificare gli scostamenti intervenuti nelle abitudini di spesa degli italiani, visti attraverso la prova inoppugnabile dello scontrino.

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