Beverage, AssoBibe chiede sostegno ai consumi fuori casa

L’appello lanciato nel corso della 13esima edizione dell’International Horeca meeting di Rimini
Beverage, AssoBibe chiede sostegno ai consumi fuori casa

Prevedere misure a sostegno dei consumi, anche fuori casa, ed evitare di introdurre tasse su zucchero e plastica. Sono le richieste presentate al governo da Giangiacomo Pierini (nella foto), Presidente AssoBibe, nel corso dell’ultima edizione dell’International Horeca meeting di Rimini. “In questa fase di grande incertezza, con un’inflazione che ha modificato i consumi fuori casa e si è radicata nelle aspettative degli italiani, servono misure del governo a sostegno dei consumi, anziché depressive – ha sottolineato Pierini –. Occorre evitare aumenti mirati e autolesionisti contro il made in Italy, che hanno ripercussioni negative su tutti i soggetti che operano nella filiera. Tasse aggiuntive, come sugar tax e plastic tax, preoccupano e vanno in direzione opposta alle esigenze di chi produce in Italia e di chi consuma”.

Da queste considerazioni è partita la richiesta di “misure che puntino ad abbassare tasse e burocrazia, sostenendo così un mercato, quello delle bevande analcoliche, che rischia un’ulteriore flessione, dopo un 2023 piatto e un 2024 che si preannuncia sulla stessa linea a causa del ridotto potere di acquisto dei consumatori. Secondo il Presidente di AssoBibe, “le imprese hanno bisogno di sapere cosa aspettarsi a luglio, quando l’eventuale ingresso di nuove tasse andrà ad aumentare la fiammata inflattiva sui prezzi con conseguente calo delle vendite e ripercussioni su tutti gli anelli della filiera. Servono segnali chiari subito. Nel Milleproroghe sono stati inseriti emendamenti su questi temi, così come su altre accise; ma il governo non lo ha considerato prioritario, a differenza di altri temi su cui si sono trovate subito risorse importanti. Se serve andare in piazza, andremo per tutelare i nostri imprenditori. Abbiamo chiesto un tavolo ad hoc sulla sugar tax al Presidente del Consiglio e ai Ministri interessati, speriamo ci sia sufficiente sensibilità. Le imprese attendono risposte”.

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