Fontina Dop, è boom della domanda

Produzione e magazzini ai minimi a causa della siccità: e i prezzi del formaggio simbolo della Valle d’Aosta salgono
Fontina Dop, è boom della domanda

Le scorte di Fontina Dop sono ai minimi grazie ad una domanda che continua a crescere, e a causa di una produzione che segna il passo. “Da settembre a dicembre le mucche scendono dagli alpeggi, innescando una brusca frenata della produzione”, spiega il Presidente del Consorzio per la Tutela della Fontina Dop, Andrea Barmaz, intervistato da Italia Oggi. “In questi quattro mesi la produzione è stata pari a quella di un solo mese. La domanda di fontina è rimasta invece molto vivace. In questa fase di discesa del prezzo nazionale del latte spot a 48 centesimi al litro, i caseifici valdostani pagano 70/75 centesimi; ma chi lavora bene spunta anche 90 centesimi”.

E secondo Barmaz, questa si può senz’altro definire “una quotazione molto remunerativa”. Ad accentuare lo squilibrio fra domanda e offerta è stata anche la siccità: nel 2022 la produzione certificata è calata del -6,7%, e l’anno scorso le forme di Fontina sono scese da 410.000 a 390.000 (-4,9%). In questo contesto, i prezzi alla produzione delle forme di Fontina ancora da stagionare sono aumentati del +26,5% negli ultimi quattro anni (a 9,20 euro al chilo, fonte: Camera di Commercio della Valle d’Aosta). Nel 2023 il prezzo all’ingrosso del prodotto stagionato è cresciuto, secondo il Consorzio, del +8% (a 13,40 euro al chilo).

Secondo il Direttore del Consorzio, Fulvio Blanchet, “il prezzo al consumo della fontina varia dai 16 ai 27 euro al chilo, e la tipologia ‘Alpeggio’ si colloca al vertice”. Da poco, il Ministero dell’Agricoltura ha infatti approvato alcune modifiche al disciplinare di produzione con cui si riconoscono le tipologie ‘Fontina Alpeggio’, più pregiata, e ‘Fontina lunga stagionatura’. La prima incide sulla produzione totale per il 17%, la seconda per il 10 per cento.

L’OTTAVA DOP DAIRY ITALIANA

La fontina è uno dei cinque prodotti tipici della Valle d’Aosta che vantano una denominazione protetta. La filiera conta su 700 allevamenti, 200 alpeggi e 162 produttori associati. Il valore al consumo si colloca intorno ai 55 milioni, il 14% dei quali proviene dalle vendite sui mercati esteri. L’ultimo rapporto Ismea Qualivita posiziona la Fontina all’ottavo posto nella classifica dei formaggi Dop per quantità prodotte.

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