F.lli Cellino, una nuova pasta all’insegna di innovazione e sostenibilità

Il pastificio sardo punta sempre più sull'impegno per l’ambiente e sulla valorizzazione della tradizione cerealicola
F.lli Cellino, una nuova pasta all’insegna di innovazione e sostenibilità

F.lli Cellino, ad oggi l’unico gruppo sardo che segue l’intera filiera del grano duro, sta intensificando l’introduzione e lo sviluppo di pratiche innovative che contribuiscano alla riduzione dell’impatto ambientale delle sue produzioni. Una nuova immagine e una nuova pasta sono da pochi giorni sul mercato, con l’obiettivo di rappresentare le radici locali e la visione globale dell’azienda che, da quasi settant’anni, supporta e valorizza la cerealicoltura sarda.

Il gruppo F.lli Cellino è impegnato nella creazione di un sistema alimentare sostenibile grazie a iniziative di efficientamento energetico; ad esempio riducendo le emissioni di CO2 e introducendo il Metodo Alma, che garantisce una pasta di alta qualità. Inoltre, contrasta lo spreco alimentare con un’etichettatura consapevole ed elimina la plastica dalle confezioni, avviando progetti di rimboschimento per compensare il consumo di carta. Con la filiera Ercole punto zero sostiene la produzione di grano duro locale, confermando l’impegno per qualità, innovazione e sostenibilità e consolidando la sua leadership nel settore.

INNOVAZIONE ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

Tra il 2021 e il 2023, il mulino F.lli Cellino è stato oggetto d’importanti rinnovamenti che, oltre al garantire un livello di sicurezza igienica del prodotto finito mai raggiunto prima, permettono un’ulteriore significativa riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2.

A supporto dell’obiettivo, nel 2022 il gruppo ha avviato una partnership con EnelX, business line del Gruppo Enel che opera nell’ambito della fornitura e dell’efficientamento energetico. La collaborazione prevede la realizzazione di quattro progetti mirati al risparmio di oltre 3.100 tonnellate di CO2 annua, mediante l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici.

IL METODO ALMA

Grazie all’intreccio tra l’esperienza plurigenerazionale dell’impresa e l’innovazione tecnologica è nato un nuovo metodo di lavorazione del grano: il Metodo Alma. Tramite la doppia decorticazione a pietra diamantata, questo permette di arrivare al cuore del chicco di grano: la parte più pura. Ottenendo così una pasta che preserva tutte le proprietà nutritive del chicco oltre al colore brillante e al sapore intenso.

Con il Metodo Alma, dopo anni di studi e ricerche, abbiamo creato il perfetto connubio tra efficienza e risultato”, afferma Matteo Alberto Cellino, terza generazione del gruppo. “Se una sola decorticazione risulta più aggressiva e surriscalda il chicco di grano, un’eventuale terzo passaggio risulterebbe totalmente inefficiente poiché restituirebbe lo stesso grado di purezza della doppia decorticazione, andando però a gravare sul dispendio energetico: per questo abbiamo ottimizzato il metodo con la doppia decorticazione a pietra diamantata”.

ECONOMIA CIRCOLARE E RIDUZIONE DELLO SPRECO

Cellino

L’economia circolare è un tema molto importante per il gruppo Cellino; motivo per cui ha da tempo portato gli scarti produttivi a zero, mediante diverse iniziative di produzione e di consumo che consentono di rimettere in circolo tutti gli scarti di produzione.

L’impresa si sta impegnando a sensibilizzare il pubblico sul tema dello spreco alimentare: il 10% dello spreco alimentare in Europa deriva da un’errata interpretazione delle etichette (circa 9 milioni di tonnellate ogni anno). Ecco perché il Gruppo Cellino ha aderito al Patto contro lo spreco alimentare di Too Good To Go. Tra le iniziative, l’etichetta consapevole su tutti i prodotti F.lli Cellino: un’etichetta intuitiva, che consente ai consumatori di comprendere la differenza tra “consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”.

STOP ALLA PLASTICA E VIA AL RIMBOSCHIMENTO

Perseguendo gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile (7 – Energia pulita e accessibile, 12 – Consumo e produzione responsabili, e 15 – La vita sulla terra), il gruppo ha scelto di eliminare la plastica dai suoi pacchi di pasta: la nuova pasta F.lli Cellino è infatti disponibile in confezioni di carta certificata Fsc e presenta una fascia laterale a forma di righello per facilitarne il dosaggio.

Con la produzione dei nuovi packaging si stima un consumo di carta di circa 30.000 kg annui, che corrispondono a 450 alberi. Per compensare e superare tale consumo di carta, il gruppo ha avviato un progetto di rimboschimento che ha visto piantare 400 specie autoctone. Altre 270 saranno piantate nel corso del 2024 e contribuiranno al mantenimento della promessa ambientale fatta da F.lli Cellino: l’impresa utilizzerà 450 alberi in un anno, ma ne immetterà nell’ambiente ben 670.

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MISSIONE “PIÙ GRANO SARDO”

Uno dei temi centrali che da settant’anni anima il nostro lavoro è preservare la tradizione cerealicola sarda”, afferma Michela Francesca Cellino, terza generazione del gruppo. Dal 2018 la missione si concretizza con la nascita della prima filiera di grano duro 100% sarda certificata. Grazie alla collaborazione di Syngenta e Agris Sardegna, che si occupano rispettivamente della produzione e della ricerca scientifica delle sementi alla base del progetto, il Molino Simec di F.lli Cellino e circa 300 agricoltori sardi hanno dato vita alla filiera Ercole punto zero.

Gli altri obiettivi del progetto riguardano la salvaguardia della cerealicoltura sarda, il sostegno all’economia regionale e la tutela agli agricoltori garantendo loro un prezzo minimo e la premialità per obiettivi.

Il cuore del progetto è il territorio sardo, con le sue aree altamente vocate all’agricoltura in cui vogliamo ampliare la superficie di grano duro”, aggiunge Michela Francesca Cellino. “Siamo partiti nel 2018, quando il grano di filiera copriva solo il 7% del nostro fabbisogno produttivo. Oggi, dopo cinque raccolti, possiamo affermare con orgoglio che il 20% della produzione di semola del Molino F.lli Cellino proviene dal nostro grano di filiera”.

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