Bresaola della Valtellina, crescono produzione e vendite

Dopo un 2023 complicato, i dati dei primi due mesi del 2024 sono all’insegna della ripresa. L’export pesa per il 5,09% della produzione per un valore di13,3 milioni di euro
Bresaola della Valtellina, crescono produzione e vendite

Segnali di ripresa e di stabilizzazione incoraggianti. È questa la sintesi sullo stato di salute del comparto della Bresaola della Valtellina Igp, che dopo un 2023 complicato sembra avviata verso un cambio di direzione positivo. Nei primi due mesi del 2024, la produzione è infatti salita del +9,44% rispetto allo stesso periodo del 2023.

L’anno scorso la produzione complessiva si è attestata a poco meno di 11.900 tonnellate (-3,45% sul 2022). Sono state avviate alla produzione poco più di 33.256 tonnellate di materia prima (-4,34%), di provenienza selezionata.

EXPORT

L’export rappresenta il 5,09% della produzione, per un valore complessivo di 3,3 milioni di euro (-1,71%). Sono state esportate 603 tonnellate di Bresaola della Valtellina Igp, pari al 73% del totale, verso i paesi UE (Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Rep. Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria). Verso i mercati extra Ue (Arabia Saudita, Emirati Arabi, Kuwait, Qatar, Hong Kong, Kenya, Libano, Norvegia, Canada, Regno Unito, Serbia, Svizzera) è stato spedito il restante 27%, con un aumento del +10,7% rispetto al 2023. L’incremento ha riguardato soprattutto i paesi di religione islamica: la bresaola, infatti, è prodotta con carne bovina.

LA RIPRESA DEI CONSUMI

Già nella seconda metà del 2023 abbiamo assistito ad una progressiva ripresa dei consumi, che nel 2024 sta assumendo carattere di continuità nel segno positivo dopo un periodo di effettiva contrazione,” afferma Mario Francesco Moro, Presidente Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina Igp. “I consumatori amano questo prodotto, prezioso per le sue valenze nutrizionali e perché sinonimo di una tradizione e di un saper-fare tutti italiani. Quest’anno, anche in forza del nuovo regolamento Eu che riforma il sistema delle indicazioni geografiche, ci impegneremo a rafforzare ulteriormente la posizione dei produttori certificati nella catena del valore, per continuare a garantire al consumatore un sistema equo e trasparente e per contrastare le frodi e l’utilizzo illecito della denominazione”.

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