Ferretti (Ibc): “Bene il tavolo al Mimit, no a plastic e sugar tax”

Il Presidente dell’Associazione Industrie beni di Consumo invoca politiche per la competitività e la crescita. E interventi per l’efficienza e l’efficacia della logistica
Ferretti (Ibc): “Bene il tavolo al Mimit, no a plastic e sugar tax”

“Siamo nettamente contrari a plastic e sugar tax, e a nuove forme di tassazione dei consumi. Abbiamo apprezzato la convocazione da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del tavolo di filiera creato lo scorso autunno; tuttavia, è indispensabile entrare rapidamente nel merito dei problemi, analizzando le dinamiche e individuando le soluzioni migliori per sostenere e rafforzare la competitività delle nostre imprese a beneficio della crescita e della creazione di benessere nel Paese”.

Va diritto al punto Flavio Ferretti (nella foto), Presidente Ibc, nell’aprire i lavori dell’incontro “Il contesto di riferimento e le prospettive per il largo consumo”, promosso dall’Associazione a Milano in occasione dell’Annuale Assemblea. Un tradizionale momento di riflessione per un mercato, quello dei beni di consumo, chiamato ad affrontare uno scenario non facile, caratterizzato da una parte, dalla volatilità dei costi dovuta all’incertezza del quadro geopolitico-economico e dalla debolezza del potere d’acquisto delle famiglie; dall’altra, segnato dalla difesa dei margini e dall’esigenza di continuare a investire su digitalizzazione e sviluppo sostenibile. Il tutto senza contare le nuove sfide che si delineano all’orizzonte.

“La politica restrittiva della Banca Centrale Europea penalizza i piani d’investimento delle nostre aziende – nota Ferretti –. E va considerata anche la non rinviabile discesa rapida dei tassi, che deve essere accompagnata da politiche industriali capaci di favorire la crescita della produttività, lo sviluppo dimensionale delle aziende, gli investimenti nel digital e per la sostenibilità”. Da qui, dunque, la richiesta di politiche per la competitività e la crescita, che consentano di sostenere un comparto nevralgico per l’economia del Paese. “In questo quadro congiunturale – conclude Ferretti –, difesa della qualità, attenzione ai costi, tutela della marginalità e mantenimento dei livelli occupazionali sono fondamentali per la tenuta del tessuto produttivo”.

IL NODO DELLA LOGISTICA

Ma non solo. Un ruolo significativo potrà essere recitato anche dal dossier della logistica. Un punto tanto nevralgico da spingere Ibc ad affidare al Politecnico di Milano una gap analysis mirata a individuare gli interventi che potrebbero contribuire alla riduzione dei costi a beneficio dell’intera filiera. Una analisi, condivisa con Assologistica, che ha acceso i riflettori su tre capitoli. Il primo è quello normativo, un dossier nel quale rientrano la semplificazione urgente degli iter autorizzativi per la realizzazione di nuove infrastrutture logistiche, l’armonizzazione delle normative locali e la semplificazione dei processi doganali. Ma va ricordato anche il nodo dei contratti di lavoro, che dovrebbero evolvere per favorire flessibilità e assunzioni, e per garantire il pieno rispetto delle regole.

Il secondo punto riguarda, invece, la digitalizzazione, che avrebbe effetti positivi sulla trasparenza della filiera, sulla concorrenza, sul dialogo telematico tra imprese e sullo svolgimento dei controlli delle autorità competenti. Infine, il terzo coinvolge la filiera: Ibc sta infatti intensificando la sua azione sugli associati per favorire l’adozione su vasta scala delle soluzioni e dei progetti messi a punto congiuntamente dalle imprese industriali e distributive nell’ambito di Gs1 Italy ed Ecr Italia. E sulla scorta di questo impianto si guarda già a ulteriori passi in avanti. “Abbiamo condiviso le nostre proposte con le associazioni della filiera del largo consumo – ha rimarcato Ferretti, – con l’obiettivo di definire una posizione comune da trasferire ai Dicasteri competenti per avviare una fase concreta di cambiamento”.

IL PARTERRE DELL’EVENTO

Nel corso dell’incontro promosso da Ibc Marta Dassù, Senior advisor for European affairs The Aspen Institute e Veronica De Romanis, Docente di European Economics all’Università Luiss hanno proposto approfondimenti sul quadro geopolitico ed economico. La dinamica della domanda interna è stata focalizzata da Angelo Massaro, Amministratore delegato Circana. Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, si è soffermato sui trend e sui fronti di intervento per il rafforzamento del settore logistico.

La parte finale dei lavori è stata dedicata a un dibattito con la partecipazione del Presidente Ferretti, di Mauro Lusetti, Presidente Adm – Associazione distribuzione moderna, e di Renzo Sartori, Vicepresidente Assologistica. Per le conclusioni è intervenuto Valentino Valentini, Viceministro delle Imprese e del Made in Italy.

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