Granarolo inaugura il nuovo caseificio di Gioia del Colle

Oggetto di un investimento di 25 milioni di euro, lo stabilimento produrrà soprattutto specialità casearie pugliesi quali burrata, stracciatella, mozzarella e ricotta per il mercato nazionale e internazionale
Granarolo inaugura il nuovo caseificio di Gioia del Colle

È stato inaugurato da Granarolo il nuovo caseificio Perla di Gioia del Colle (Ba), che sarà dedicato soprattutto alla produzione di formaggi tipici pugliesi. Al taglio del nastro hanno preso parte tra gli altri il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, il Vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto, il Sottosegretario di Stato del Ministero della Salute Marcello Gemmato, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il Sindaco di Gioia del Colle Giovanni Mastrangelo.

Oltre al Presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari, erano presenti il Direttore generale del gruppo Filippo Marchi, la Presidente di Granlatte Simona Caselli, il Direttore generale di Granlatte Isaia Puddu e tutti i membri dei rispettivi Consigli di amministrazione, le socie e i soci del Sud e il personale dello stabilimento. Il sito, che era già stato oggetto di una ristrutturazione nel 2002, ha prodotto fino a oggi latte a marchio Perla e Granarolo. Oggetto di un investimento di 25 milioni di euro partito nel 2023, è stato riconvertito per produrre, oltre al latte, anche specialità casearie pugliesi quali burrata, stracciatella, mozzarella e ricotta per i mercati nazionale e internazionale.

Granarolo-Gioia del Colle
2/4
Granarolo-Gioia del Colle
3/4
Granarolo-Gioia del Colle
4/4

Il controllo completo dell’intera catena di approvvigionamento (latte e panna sono dei soci di Puglia e Basilicata che fanno parte della filiera Granlatte/Granarolo) garantisce massimo benessere animale e tracciabilità. Una progettazione su misura delle macchine presenti in caseificio migliora la qualità microbiologica delle burrate, allungandone la durabilità e, dunque, l’opportunità di andare all’estero dove il consumo di burrata cresce da anni in modo significativo.

Il caseificio Perla lavorerà a regime 60.000 tonnellate di latte di filiera per 10.000 tonnellate di prodotto finito, si prevede un raddoppio del numero dei dipendenti entro il 2027. “La burrata – ha sottolineato Calzolariè diventata un prodotto iconico del Made in Italy. Per questo stiamo investendo molto, oltre che in tecnologia, anche sulla formazione: chi prima imbottigliava latte ora diventerà maestro nella produzione di una delle più invidiate specialità italiane e sarà affiancato da nuovi colleghi. Le sfide che abbiamo davanti sono tante: sul fronte agro allevatoriale l’assicurazione dell’assorbimento del latte del distretto di Puglia e Basilicata, in coerenza con la nostra missione e la gestione ottimizzata dei picchi di produzione, sul fronte della trasformazione la massima qualità e un’adeguata shelf life funzionale all’internazionalizzazione”.

© Riproduzione riservata