
Nel 2024, il Prosciutto di San Daniele ha dovuto fare i conti con un contesto complesso: la produzione è scesa del 6%, mentre i costi delle materie prime – in particolare delle cosce per prosciutto DOP – sono rimasti elevati. Eppure, le vendite hanno registrato un incremento del 7% in volume e del 4% in valore, con una buona performance dell’export, che rappresenta ormai il 17% del totale. “I mercati europei restano centrali, con Francia e Germania in testa – spiega Mario Emilio Cichetti, Direttore del Consorzio – ma crescono anche gli Stati Uniti e l’Australia, oggi rispettivamente secondo e terzo mercato per il San Daniele”.