
Le principali organizzazioni degli agricoltori europei hanno espresso un netto rifiuto alla proposta della Commissione Europea di tagliare del 20% i fondi destinati all’agricoltura nel prossimo bilancio pluriennale 2028-2034. Nei giorni scorsi oltre 500 agricoltori coordinati dal Copa-Cogeca, l’organizzazione che raggruppa le principali associazioni agricole dei 27 paesi membri, hanno manifestato pacificamente a Bruxelles, partendo da Place du Luxembourg e giungendo davanti alla sede della Commissione. Qui, hanno simbolicamente ammassato decine di stivaloni di gomma per denunciare l’impossibilità di proseguire l’attività produttiva a fronte dei tagli annunciati.
La marcia, che ha visto la partecipazione di una ventina di associazioni agricole, con delegazioni nutrite provenienti da Francia, Polonia, Spagna, Portogallo, Ungheria e Italia, è stata raggiunta nel pomeriggio da una cinquantina di europarlamentari di diverse nazionalità e schieramenti.
LA NUOVA PAC SOTTO ACCUSA
Al centro della contestazione vi è il taglio complessivo dei fondi per la Politica agricola comune (Pac), che passerebbero dai 386 miliardi di euro del periodo 2021-2027 a 300 miliardi. La proposta della Commissione prevede inoltre l’accorpamento delle risorse per lo sviluppo rurale in un fondo unico; una misura che, secondo gli agricoltori, metterà in competizione settori e Stati membri. Anche il settore ittico rischia di subire un drastico taglio, passando da 6,1 miliardi di euro a due miliardi.
Massimiliano Giansanti, Presidente del Copa-Cogeca e di Confagricoltura, presente alla manifestazione, ha definito la proposta della Commissione una “vera e propria dichiarazione di guerra” nei confronti del mondo agricolo.
La Coldiretti, per voce del Presidente Ettore Prandini e del Segretario generale Vincenzo Gesmundo, ha parlato di “disastro annunciato” accusando la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen di aver imposto “tagli draconiani. Sono imbarazzanti in particolare le parole del Commissario all’Agricoltura Hansen che dichiara di aver salvato l’80% del budget Pac. Sarebbe stato più dignitoso dimettersi, ammettendo una sconfitta clamorosa con un taglio di un quinto delle risorse precedenti che ha votato anche lui, garantendo l’unanimità“, hanno dichiarato. I vertici di Coldiretti hanno inoltre lanciato un appello ai capi di Stato e di governo, affinché intervengano per “fermare questa pericolosa deriva autocratica“.
Anche Cristiano Fini, Presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, ha commentato duramente la proposta, definendola un “vergognoso e indicibile attacco all’agricoltura“. Secondo Fini, “la Pac annacquata con il fondo unico e un taglio di quasi il 30% delle risorse per il settore, faranno l’Europa a brandelli“. Ha criticato von der Leyen per non aver difeso “l’Europa e l’agricoltura, la produzione di cibo sano e accessibile a tutti dalla scellerata corsa agli armamenti“, concludendo che “così è la fine dell’agricoltura“.