
Gruppo Casalasco, la maggiore filiera agroindustriale del pomodoro in Italia, ha chiuso il 2024 con un fatturato di 605 milioni di euro, consolidando i dati delle controllate Emiliana Conserve, SAC, Pomì e De Martino. Con cinque stabilimenti produttivi ed una capacità di trasformazione di oltre 800.000 tonnellate di pomodoro fresco, conferito da 800 aziende agricole tramite il Consorzio Casalasco del Pomodoro, il gruppo presenta un bilancio di sostenibilità 2024 che ne conferma la solidità e l’orientamento a uno sviluppo equilibrato.
Costantino Vaia, Ad del gruppo, ha sottolineato l’importanza di un anno di “sfide, trasformazioni e importanti progressi. Abbiamo gettato le basi per una nuova fase di crescita, rafforzando al contempo il nostro impegno verso uno sviluppo ancora più sostenibile e responsabile“, ha dichiarato Vaia, evidenziando come ogni avanzamento, dall’ingresso di FSI nel capitale all’ampliamento del portafoglio brand, sia stato guidato da “obiettivi ambientali, sociali e di governance sempre più ambiziosi“.
AMBIENTE, FILIERA E PERSONE AL CENTRO
La strategia di sostenibilità del gruppo Casalasco si articola su cinque pilastri fondamentali: ambiente, innovazione, ricerca&sviluppo, persone e filiera. L’obiettivo è costruire una catena del valore efficiente e responsabile, garantendo una distribuzione equa del valore generato nel rispetto della natura, del territorio e della qualità della vita.
GOVERNANCE TRASPARENTE E CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI
Sul fronte della governance, Casalasco Società Agricola Spa ed Emiliana Conserve hanno ottenuto la certificazione Ecovadis, riconosciuta a livello internazionale per le performance di sostenibilità. Il gruppo applica i criteri ESG alla valutazione dei fornitori tramite la piattaforma Synesgy, aderisce ai principi del Global Compact delle Nazioni Unite e partecipa alla piattaforma Sedex. La trasparenza finanziaria è assicurata dall’adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. Il progetto “Evolution”, che include l’iniziativa di Cyber Security Awareness, mira a rafforzare la trasformazione digitale e organizzativa.
AMBIENTE: CASALASCO VERSO IL “NET ZERO EMISSION”
Nel 2024 il piano “Road to Net Zero Emission”, avviato nel 2023, ha prodotto risultati significativi: il 100% dell’energia elettrica utilizzata in tutti i siti produttivi e magazzini proviene da fonti rinnovabili e il 98% dei rifiuti viene destinato al recupero. Sono proseguiti gli investimenti in efficienza energetica e trattamento delle acque, con l’avvio di un nuovo impianto di depurazione da 420.000 AE a Rivarolo del Re (Cr). Per il packaging, gli imballi della passata Pomì per il mercato italiano sono plant based, composti al 78% da materiale vegetale certificato. L’80% degli stabilimenti è già certificato UNI EN ISO 14001:2015, con l’obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2026.
FILIERA INTEGRATA E CONTROLLO QUALITÀ ALL’AVANGUARDIA
Il Consorzio Casalasco ha ulteriormente rafforzato il proprio modello di filiera integrata, promuovendo pratiche agricole rigenerative con l’adesione al programma Carbon Farming, sviluppato con l’Università di Piacenza. Nel secondo semestre 2024 è stata inaugurata una nuova filiera dedicata al basilico. Il progetto “Filiera Sostenibile Casalasco”, capofila del PNRR, prevede oltre 40 milioni di euro per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la sostenibilità dell’intera catena produttiva.
Nel settore del pomodoro, Casalasco ha prodotto 549.978 tonnellate di materia prima, per un valore economico di 82,7 milioni di euro. Tutto il prodotto è 100% italiano, proveniente da una filiera controllata, con sementi non Ogm e il marchio QC – Qualità Controllata. L’impegno per la sicurezza alimentare è testimoniato da 1.463 analisi multiresiduali sulle bacche di pomodoro, 417.930 analisi chimico-fisiche, 95.140 microbiologiche e 483 multiresiduali sui semilavorati, oltre a 117 test specifici per tossine dell’Alternaria.
Il Consorzio continua a implementare la tecnologia MVR (Mechanical Vapour Recompression) per ridurre il consumo di gas metano e le emissioni. L’uso di seminiere riutilizzabili in polipropilene è stato aumentato a 9.500 unità, con l’obiettivo di 70.000 entro il 2025, garantendo un risparmio del 66% di CO₂eq. Inoltre, sono stati piantati 3.125 alberi, con l’obiettivo di raggiungere i 3.500 entro il prossimo anno.
PERSONE: INVESTIMENTI IN FORMAZIONE E WELFARE AZIENDALE
Il numero complessivo dei dipendenti ha raggiunto 2.037 unità nel 2024, incluse 1.200 Ula (Unità lavorative annue) stagionali. La forza lavoro è equamente distribuita per genere (45% donne e 55% uomini) e vanta una presenza multietnica con il 32% dei dipendenti provenienti da 66 nazionalità diverse.
Casalasco ha rafforzato gli investimenti in formazione e benessere, portando le ore pro capite dedicate alla salute e sicurezza sul lavoro a 13,8, in forte crescita rispetto alle 9,4 ore del 2023. Tra le numerose iniziative di welfare aziendale spicca il programma di screening oncologico, che ha permesso lo svolgimento di 782 esami diagnostici gratuiti.