
L’ufficio studi di Cia-Agricoltori Italiani lancia l’allarme: l’export agroalimentare italiano verso gli Usa ha subito una brusca frenata, con un calo di 600 milioni di euro nel periodo gennaio-luglio 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati Istat confermano un trend preoccupante, con le spedizioni del Made in Italy in calo per il secondo mese consecutivo. A luglio, in particolare, si registra una contrazione del 10% su base annua.
Questa battuta d’arresto, sottolinea Cia, rappresenta “un’amara novità rispetto alla costante e forte crescita che ha caratterizzato per anni le vendite di prodotti italiani negli Usa”. Il rallentamento è iniziato ad aprile con una crescita modesta dell’1%, proseguendo a maggio con uno 0,4%. A giugno si è registrato il primo segno negativo con un -3%, arrivato al -10% a luglio.
Questo andamento ha inciso pesantemente sulla crescita cumulativa del periodo gennaio-luglio 2025, che si attesta solo al 3%, un dato nettamente inferiore al 19% registrato nello stesso periodo del 2024. In termini assoluti, il mancato incremento rispetto all’anno precedente si traduce in circa 600 milioni di euro di perdita di valore.
Anche la bilancia commerciale conferma le difficoltà del settore. Il saldo commerciale di luglio 2025 è cresciuto solo del 3% su base annua, una ripresa ben lontana dal +28% registrato a luglio 2024. Questa modesta crescita, tuttavia, è dovuta principalmente a una contrazione delle importazioni più marcata rispetto al calo delle vendite estere.