
Nomad Foods, gruppo proprietario del marchio Findus, ha pubblicato il suo report di sostenibilità 2024 con i progressi compiuti verso gli obiettivi della strategia “Appetite for a Better World”. I risultati mostrano un impegno costante sui tre pilastri di base: approvvigionamento migliore, migliore alimentazione e pratiche migliori.
David Pettet, Head of sustainability di Nomad Foods, ha sottolineato l’importanza dei surgelati non solo per la loro praticità, ma anche per il loro ruolo nella riduzione degli sprechi alimentari e nella risposta a sfide globali come il cambiamento climatico e l’insicurezza alimentare. “Consideriamo la sostenibilità non solo una responsabilità, ma anche un’opportunità strategica per contribuire a un sistema alimentare più resiliente”.
Anche il Ceo Stéfan Descheemaeker ha commentato i risultati: “Nel nostro decimo anniversario come società quotata, la sostenibilità rimane un motore fondamentale. Il nostro nuovo obiettivo, ‘Migliorare i pasti con la bontà dei surgelati’, ispira la nostra strategia e sono molto orgoglioso dei progressi che abbiamo compiuto nel 2024”.
FINDUS E NOMAD FOODS, I NUMERI DELLA SOSTENIBILITÀ
- Nel 2024, il 99,6% del pesce e dei frutti di mare acquistati da Nomad Foods era certificato MSC o ASC, con un aumento rispetto al 99,5% del 2023. L’azienda è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del 100% entro fine 2025.
- Dieci dei quindici mercati europei in cui Nomad Foods opera hanno già raggiunto l’obiettivo, e a marzo 2025 anche Findus Italia ha certificato il 100% dei suoi prodotti ittici.
- Per le pratiche agricole sostenibili, il 94,9% delle verdure, patate, frutta ed erbe aromatiche ha ottenuto un punteggio argento o oro nel Farm sustainability assessment (Fsa), con un aumento di 2,6 punti percentuali rispetto al 2023.
MIGLIORE ALIMENTAZIONE
- Il 96% delle vendite nette del marchio proviene da Healthier meal choices (Hmc), con il 100% delle innovazioni di prodotto che soddisfano i criteri HMC.
- Il 99,7% del portafoglio Nomad Foods è ora privo di aromi artificiali, coloranti ed esaltatori di sapidità.
- Per il sesto anno consecutivo, l’azienda ha ottenuto il punteggio massimo di 100 nel Dow Jones sustainability index per la salute e la nutrizione.
MIGLIORI PRATICHE
- Nomad Foods ha ridotto le sue emissioni totali di gas serra del 40,8% rispetto al 2019, superando l’obiettivo SBTi del 25% entro il 2025.
- Le emissioni assolute di carbonio del gruppo sono diminuite del 7,2% dal 2023.
- Dal 2015, l’azienda ha ridotto gli sprechi alimentari del 37,7% in proporzione alla produzione, in linea con l’impegno di una riduzione del 50% entro il 2030.
- Nel 2024, Nomad Foods è diventata il primo produttore alimentare ad aderire all’iniziativa Move to -15°C, dimostrando che conservare gli alimenti surgelati a -15°C invece che a -18°C può ridurre il consumo energetico dei congelatori del 10-11% senza compromettere la qualità dei prodotti.