
Investimenti strutturali a sostegno di famiglie e imprese: è questa la richiesta principale avanzata da Federdistribuzione durante la consultazione delle parti sociali e datoriali sulla legge di bilancio 2026 tenutasi oggi a Palazzo Chigi.
Il Presidente di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli (nella foto), ha sottolineato la necessità di direzionare le risorse in un “contesto ancora caratterizzato da forte incertezza” verso provvedimenti di lungo periodo.
LE PRIORITÀ: FAMIGLIA, DEMOGRAFIA E LAVORO
Accogliendo con favore l’impegno del governo sul sostegno ai redditi e alla natalità, Federdistribuzione ha ribadito l’urgenza di contrastare il calo demografico, definito come una minaccia alla “sostenibilità economica del Paese e alla tenuta della domanda interna“.
Sul fronte del lavoro, l’associazione apprezza gli sforzi per sostenere il potere d’acquisto tramite la rimodulazione delle aliquote Irpef e il rafforzamento del welfare aziendale. Tuttavia, si chiede continuità in queste misure e l’introduzione di “ulteriori strumenti di defiscalizzazione, ad esempio per gli aumenti retributivi previsti dai rinnovi contrattuali, così da tutelare i salari e stimolare i consumi“.
Un altro punto chiave è l’intervento strutturale sul cuneo fiscale e contributivo, a beneficio di lavoratori e imprese. A questo proposito, si chiede una revisione della Decontribuzione Sud che garantisca “maggiore certezza applicativa, per non penalizzare le aziende del retail che investono e creano occupazione stabile anche nelle aree più fragili del Paese“.
SOSTEGNO ALLA COMPETITIVITÀ E AGLI INVESTIMENTI
Federdistribuzione ha poi posto l’attenzione sulle misure per la crescita e la competitività d’impresa, esortando il governo a recuperare le risorse del Piano Transizione 5.0 con “nuove misure più efficaci e stabili nel tempo, per favorire la programmazione degli investimenti in innovazione e digitalizzazione“.
Tra le richieste specifiche:
- Incentivi per il franchising, riconosciuto come “settore dinamico e motore dell’auto-impiego“.
- Proroga almeno triennale del credito d’imposta per la ZES Unica, con l’ampliamento della portata e la correzione di “alcune limitazioni operative“.
- Sugar Tax: si chiede l’abrogazione definitiva o una proroga di almeno un anno.
ENERGIA E RICONOSCIMENTI DI SETTORE
Infine, l’associazione ha sollevato la questione dei costi energetici, domandando che la distribuzione moderna “sia riconosciuta a tutti gli effetti tra i settori energivori” al fine di poter applicare i relativi benefici. “Solo politiche fiscali e occupazionali di lungo periodo possono sostenere davvero crescita, natalità e occupazione“, ha concluso Buttarelli.