
Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha pubblicato il suo primo bilancio di sostenibilità, inaugurando un sistema strutturato di rendicontazione che integra gli aspetti ambientali, sociali, economici e di governance dell’intera filiera della Dop. Il documento rappresenta un passo cruciale verso una gestione più trasparente e partecipata, in linea con gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) previsti dalla Direttiva CSRD.
Il bilancio analizza le attività consortili per tematica, valutandone impatti, assetti organizzativi e risultati ottenuti, con l’obiettivo di migliorare la raccolta dei dati e guidare i produttori in un percorso di miglioramento continuo. La prima fase di lavoro ha coinvolto gli stakeholder per individuare i temi più rilevanti: qualità e sicurezza del prodotto, sostenibilità della filiera, tutela del territorio, condotta etica, pari opportunità, stabilità di mercato, formazione e competenze.
Il Consorzio, che impiega 91 dipendenti suddivisi in tre aree operative – istituzionale, tecnico-scientifica e promozione – si pone come modello di sostenibilità. Il suo approccio integra la tutela dell’ambiente, il benessere animale e l’impegno verso una corretta informazione alimentare per i cittadini.
“Con la pubblicazione del bilancio – dichiara Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio – il Consorzio rinnova la propria volontà di agire come custode di una marca iconica globale, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile capace di coniugare tradizione, qualità e responsabilità verso le generazioni future. Questo documento non è solo un esercizio di rendicontazione, ma l’inizio di un percorso che ci permetterà di misurare in modo oggettivo il nostro impegno verso la sostenibilità, condividendo con consorziati e stakeholder risultati, azioni e obiettivi futuri”.
Con questo primo bilancio di sostenibilità, il Consorzio del Parmigiano Reggiano punta a consolidare il proprio ruolo di garante della qualità e della sostenibilità di una delle eccellenze agroalimentari più conosciute al mondo, rafforzando il legame tra tradizione, territorio e trasparenza.