Il settore lattiero-caseario europeo guarda al 2035 con una traiettoria chiara: meno focus sui volumi e più attenzione al valore. È quanto emerge dagli Agri-Food Days di Bruxelles, dove è stato delineato uno scenario caratterizzato da mercati sempre più segmentati e da una competizione giocata sulla qualità, sull’innovazione e sul posizionamento premium dei prodotti.
In questo contesto, secondo l’analisi di Clal, l’Unione Europea sembra destinata a rafforzare il proprio ruolo sui mercati internazionali puntando su un portafoglio di esportazioni lattiero-casearie sempre più qualificato. L’orientamento strategico va verso prodotti a più alto valore aggiunto, in grado di intercettare una domanda globale evoluta e meno sensibile al prezzo rispetto al passato.
PREZZO DEL LATTE UE: LIVELLI ELEVATI MA CON VOLATILITÀ
Secondo le indicazioni emerse a Bruxelles, il prezzo del latte nell’Unione Europea dovrebbe mantenersi su livelli relativamente elevati nel medio-lungo periodo. A sostenerlo sarà una domanda strutturalmente solida di grassi del latte e di prodotti ad alto contenuto proteico, segmenti che continuano a mostrare buone prospettive di crescita.
Non mancheranno, tuttavia, fasi di volatilità, legate agli inevitabili squilibri tra domanda e offerta. A rendere il quadro più complesso contribuiscono fattori di incertezza strutturali, come le tensioni geopolitiche e i cambiamenti climatici, che incidono sempre più sulla stabilità delle catene di approvvigionamento e sulla programmazione produttiva.
DOMANDA GLOBALE TRAINATA DAGLI EMERGENTI
Sul fronte internazionale, la crescita della domanda lattiero-casearia continuerà a essere sostenuta soprattutto dai mercati emergenti del Sud-Est asiatico, del Medio Oriente e del Nord Africa. Si tratta di aree con dinamiche demografiche e di reddito favorevoli, che offrono nuove opportunità per l’export europeo.
Parallelamente, alcuni grandi paesi importatori come la Cina punteranno con maggiore decisione al rafforzamento della produzione interna, riducendo progressivamente la dipendenza dalle importazioni e modificando gli equilibri dei flussi commerciali globali.
FORMAGGI UE PROTAGONISTI, USA IN CRESCITA
L’Unione Europea è destinata a mantenere un ruolo centrale nelle esportazioni mondiali di formaggi, comparto in cui il know-how e la reputazione europea restano un vantaggio competitivo chiave. A supportare questa leadership contribuirà anche lo sviluppo dei derivati del siero, sempre più rilevanti sia dal punto di vista nutrizionale sia da quello industriale.
Gli Stati Uniti, dal canto loro, potrebbero rafforzare la presenza sui mercati internazionali, aumentando la competizione soprattutto nei segmenti più standardizzati.
SOSTENIBILITÀ E NUOVI STILI ALIMENTARI COME DRIVER STRATEGICI
In prospettiva 2035, la sostenibilità ambientale e l’evoluzione degli stili alimentari si confermano leve decisive per orientare produzione, trasformazione e distribuzione lungo l’intera filiera lattiero-casearia. Dall’allevamento alla Gdo, le scelte strategiche dovranno rispondere a criteri ambientali, nutrizionali e di trasparenza sempre più stringenti.
Un cambio di paradigma che ridisegnerà il settore, premiando gli operatori capaci di coniugare valore economico, qualità del prodotto e responsabilità ambientale.