Citrus, lunga vita al bergamotto

L’agrume calabrese è la punta di diamante di un assortimento che valorizza una serie di eccellenze da filiere 100% italiane ed etiche, un capitolo importante del primo Bilancio di sostenibilità

Basterebbe la storia della ‘seconda vita’ del bergamotto per offrire un esempio tangibile di come la sostenibilità sia centrale nel business di Citrus: impresa dell‘ortofrutta con sede a Cesena che, attraverso la cooperativa Le Foglie, raduna una quindicina di soci conferitori italiani. Fino al 2015 erano in pochi a conoscere (e apprezzare) le qualità del bergamotto in ambito alimentare. Dopo quella data, grazie al progetto di recupero di una produzione di nicchia da parte di Citrus, l’‘oro verde di Calabria’ ha debuttato nella distribuzione moderna, oltre che sulla tavola degli italiani. Da allora “tutti lo vogliono”, come afferma la giovane Ceo Marianna Palella, che insieme alla madre Paola Pappalardo, Direttrice Generale, guida l’impresa di famiglia. E, fatto ancora più degno di nota, sono aumentate sensibilmente le superfici coltivate e l’indotto che ruota attorno alla sua produzione. “Si tratta di una filiera molto importante sia per l’identità culturale sia per l’economia regionale, visto che il bergamotto da solo vale Il 60% dell’export della Calabria – sottolinea Palella –. Per noi è un prodotto simbolo, siamo orgogliosi di averlo portato in Gdo facendolo riscoprire in una chiave inedita. Abbiamo aperto una strada che valorizza e premia il bergamotto, ma non ci siamo fermati lì, oggi ne garantiamo la filiera etica, efficiente e innovativa lungo tutti i passaggi: dalla coltivazione alla raccolta, fino alla distribuzione”. 

Di questo e degli altri progetti virtuosi messi in campo da Citrus Food ha parlato con Marianna Palella in occasione della presentazione del primo Bilancio di sostenibilità aziendale.

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