Barilla investe sulla sostenibilità della filiera

La multinazionale punta a rafforzare ulteriormente l'agricoltura sostenibile con 8.500 aziende coinvolte e il 67% di materie prime strategiche da filiere responsabili
Barilla investe sulla sostenibilità della filiera

In occasione della Giornata della Terra (22 aprile), Barilla ribadisce il proprio impegno per un’agricoltura sempre più sostenibile, ponendo il terreno al centro del proprio modello alimentare. Il gruppo alimentare evidenzia come il 67% delle proprie materie prime strategiche provenga da filiere sostenibili, integrate con pratiche agricole volte al miglioramento della salute del suolo e alla resilienza degli ecosistemi.

BARILLA PER UNA FILIERA ESTESA E COLLABORATIVA

Il modello coinvolge più di 8.500 aziende agricole, supportando “un’agricoltura equa, tracciabile e orientata alla sostenibilità ambientale e sociale”. Questo impegno si concretizza attraverso disciplinari di coltivazione, tecnologie avanzate e partnership strategiche; elementi che alimentano un percorso produttivo basato su agricoltura sostenibile, trasparenza e principi di circolarità.

I DISCIPLINARI AGRICOLI DI BARILLA

Per assicurare una filiera responsabile, Barilla adotta cinque disciplinari per la coltivazione sostenibile, sviluppati in collaborazione con enti scientifici, Ong e comunità agricole. Strumenti che mirano a coniugare qualità produttiva, rispetto per l’ambiente e sostegno agli agricoltori. Tra questi si segnalano il Manifesto del Grano Duro (introdotto in Italia nel 2020), la Carta del Mulino (sviluppata in Italia dal 2018 con WWF Italia e le Università di Bologna e della Tuscia), la Carta di Harrys (in Francia), la Carta del Basilico (che copre il 100% degli acquisti di basilico italiano) e la WASA Charter (introdotta nel 2023 per la filiera della segale).

TECNOLOGIA A SUPPORTO DELL’AGRICOLTURA SOSTENIBILE

Barilla supporta agricoltori e tecnici con soluzioni digitali avanzate, tra cui GRANODURO.NET, una piattaforma per la gestione del grano duro basata su dati meteorologici, agronomici e rilevamenti di campo. Dal 2018, il gruppo sostiene il CNR-IBE nello sviluppo di AgroSat, una piattaforma gratuita per la gestione della concimazione azotata con tecniche di agricoltura di precisione. Nel 2021 è stata lanciata GranoScan2, un’applicazione gratuita basata sull’intelligenza artificiale per il riconoscimento in campo delle principali avversità del frumento. Grazie a queste iniziative, nel 2023 sono state sostenute oltre 390.000 tonnellate di grano duro coltivate secondo pratiche agricole responsabili.

FORMAZIONE E INNOVAZIONE NELLA FILIERA DEL BASILICO

L’impegno di Barilla si estende alla formazione dei coltivatori attraverso l’Accademia del Basilico, un’iniziativa avviata a gennaio per promuovere pratiche agricole sostenibili e di precisione. Realizzato con Dinamica e Open Field, il programma ha coinvolto 21 partner in un percorso formativo su fitopatologia, agricoltura 4.0 e riduzione dell’uso di agrofarmaci. In collaborazione con xFarm Technologies, il gruppo ha inoltre digitalizzato l’intera filiera del basilico, migliorando il calcolo delle emissioni, la tracciabilità e l’efficienza produttiva. Il progetto, attivo dal 2023, coinvolge 25 aziende agricole e permette ai consumatori di accedere, tramite QR code, ad una “carta d’identità” del basilico grazie alla blockchain e alla collaborazione con Connecting Food.

COLLABORAZIONI STRATEGICHE

Prosegue la collaborazione tra Barilla e Davines Group con il progetto congiunto “Bello e Buono”, focalizzato sulla promozione dell’agricoltura sostenibile attraverso rotazioni colturali tra cereali e piante aromatiche. Sperimentato a Parma, il progetto mira a ripristinare la fertilità del suolo, aumentare la biodiversità e creare un modello replicabile.

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