Scaffalature piene di forme di Parmigiano Reggiano in stagionatura. Formaggio DOP italiano.

Parmigiano Reggiano, il bilancio 2026 vale 66 milioni

Marketing e mercati esteri al centro della strategia. Il Consorzio approva un preventivo che dedica 43,84 milioni alla comunicazione, tra revisione dei contributi e nuove misure su qualità e sostenibilità
Scaffalature piene di forme di Parmigiano Reggiano in stagionatura. Formaggio DOP italiano.

L’assemblea generale dei consorziati del Parmigiano Reggiano ha approvato il bilancio preventivo 2026 del Consorzio, che chiude con ricavi complessivi pari a 66,05 milioni di euro.

Nel dettaglio, 20,20 milioni di euro saranno destinati ai costi di funzionamento del Consorzio, al netto di accantonamenti, ammortamenti e imposte. La quota più rilevante riguarda però gli investimenti in marketing e comunicazione, che saliranno a 43,84 milioni di euro con un incremento di 15,44 milioni rispetto al 2025. Le risorse saranno concentrate sul sostegno alla domanda in Italia e, soprattutto, all’estero, con priorità all’acquisto di spazi pubblicitari su TV, radio, stampa e web, sia nazionali sia internazionali, e al supporto di progetti di crescita realizzati con catene distributive, importatori e caseifici.

Durante la plenaria è stata inoltre ratificata la proposta del piano di regolazione dell’offerta 2026-2031: uno strumento chiave per garantire l’equilibrio tra produzione e capacità di assorbimento dei mercati. A supporto dello sviluppo, e per mitigare le tensioni legate alle quote, è stato approvato un plafond oneroso aggiuntivo di 200.000 quintali, da distribuire ai produttori con il vincolo di non aumentare ulteriormente lo splafonamento.

Il piano introduce anche due nuove misure di sconto: una legata alla qualità certificata al martello dai battitori, che valutano ogni singola forma prima dell’immissione sul mercato, e l’altra connessa al benessere animale. Un’innovazione che punta a integrare regolazione dell’offerta, qualità e sostenibilità della filiera.

Via libera infine alla revisione della contribuzione ordinaria dei caseifici, già deliberata nell’Assemblea del 14 ottobre. Dal 1° gennaio 2026 il contributo base passerà da sette a otto euro a forma; per il solo 2026 è previsto un euro aggiuntivo temporaneo, portando l’importo a nove euro a forma, su una produzione che supera i quattro milioni di forme annue. Dal 2027 il contributo resterà a otto euro, con la possibilità di consolidare l’euro aggiuntivo dopo una valutazione entro ottobre 2026.

Il Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, ha annunciato la convocazione di un’assemblea straordinaria il 25 marzo 2026 per approvare alcune modifiche allo statuto, nell’ambito del percorso di revisione complessiva previsto entro fine 2026. “L’assemblea segna una tappa importante per la crescita della nostra filiera”, ha sottolineato Bertinelli. “Gli investimenti da 43,84 milioni in marketing e comunicazione rafforzano la sfida della crescita sui mercati esteri, che rappresentano il futuro della nostra Dop, garantendo equilibrio, sostenibilità e valore al Parmigiano Reggiano a livello globale”.

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