Summilk 2011, esordio pubblico per Guérin (Parmalat)

Summilk 2011, esordio pubblico per Guérin (Parmalat)

Anche nel mondo del latte, lo squilibrio tra risorse disponibili e consumi necessita di risposte concrete e immediate da parte di tutti gli stakeholder coinvolti nella filiera, a livello globale. Sul tema dell’operatività si sono appuntati tutti gli interventi di Summilk 2011, il forum mondiale del settore lattiero-caseario, che ha accolto a Parma dal 15 al 19 ottobre oltre 1.500 esperti e operatori del dairy business provenienti da circa 50 Paesi. Il forum è servito soprattutto ad affrontare le esigenze e le criticità che accompagneranno negli anni a venire lo sviluppo della filiera, alla luce di una crescita demografica senza precedenti, che porterà la popolazione mondiale a superare i 9 miliardi nel 2050. In tale scenario, i due temi che stanno acquisendo una nuova centralità nell’agenda dei maggiori policy maker sono quelli della sicurezza e della sostenibilità delle produzioni.
L’impegno dell’industria alimentare nel rimodulare il proprio modello di business in questa prospettiva si è manifestato chiaramente nelle parole di Yvon Guérin, neo-amministratore delegato di Parmalat, alla sua prima apparizione pubblica dopo la nomina ufficiale dello scorso luglio. Guérin non ha mancato di sottolineare l’attenzione che il gruppo di Collecchio – e più in generale Lactalis – porrà negli anni a venire nei confronti del tema della sostenibilità, con un approccio a 360° basato sulla semplificazione dei processi e sulla riduzione degli sprechi.
“Il programma di Lactalis in materia di sostenibilità riguarda l’intero ciclo di vita dei nostri prodotti – ha dichiarato Guérin – : dagli impianti alla distribuzione, dal consumo fino al riciclo”. Guérin ha citato in prima istanza gli interventi effettuati dal gruppo a monte della filiera, che ha coinvolto 15mila allevatori tra Italia e Francia e ha visto una riduzione del 33% dell’utilizzo di acqua e del 50% dell’uso di fertilizzanti chimici. E ancora un ‘Consumer program’, che prevede tra le varie istanze la riduzione del contenuto di sale nei formaggi e di zucchero nei dessert e una politica sul packaging che contempla, per esempio, l’utilizzo del 50% di bottiglie di plastica riciclate. Marta Bommezzadri

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