Nestlé Uk, uova di Pasqua in cartoncino riciclabile

Nestlé Uk, uova di Pasqua in cartoncino riciclabile

In Regno Unito e Irlanda, Nestlé ha eliminato tutta la plastica rigida dalle confezioni di uova di Pasqua di quest’anno per sostituirle con altre 100% riciclabili.
In Gran Bretagna, infatti, ogni anno le uova di Pasqua generano 3mila tonnellate di rifiuti. Il produttore delle uova a marchio Smarties, Kit Kat e Aero è il primo, tra i principali confezionatori di Regno Unito e Irlanda, a riconvertire il packaging delle uova di Pasqua in cartoncino 100% riciclabile., con un saving di 726 tonnellate di rifiuti di plastica in discarica (se paragonate alle confezioni di uova del 2008). Gli ultimi prodotti a divenire 100% riciclabili erano state le uova a marchio Yorkie, Munchies e Kit Kat, confezioni che includevano una tazza. Le 48 tonnellate di plastica utilizzate per assicurare la tazza all’uovo sono state sostituite con un cartoncino riciclabile certificato dal Forest Stewardship Council, mentre per le finestrelle è stata usata una pellicola compostabile ha prodotto un ulteriore riduzione del 30% sul packaging delle uova con tazza. Nel 2011, queste operazioni avevano eliminato 100 tonnellate di plastica dall’intera gamma.
“Nestlé tiene in gran considerazione l’impatto ambientale del packaging come parte integrante del suo design di prodotto – afferma David Rennie, managing director di Nestlé Confectionery UK & Ireland –. Sin dall’inizio degli anni Novanta, abbiamo ridotto il peso del packaging all’interno di un programma globale di riduzione delle materie prime, eliminando il packaging accessorio o riducendolo senza intaccare la qualità dei prodotti».
Dal 2006, per esempio, la filiale britannica ha ridotto del 30-50% il packaging delle uova piccole e medie. Nel 2009, è diventato il principale confezionatore a rimpiazzare la plastica non riciclabile con cartoncino riciclabile in 20 milioni di uova di Pasqua – l’80% della gamma. Inoltre, la novità sulle confezioni delle uova di Pasqua giunge a sole due settimane di non inserire coloranti, aromi e conservanti in tutta la gamma”. Emanuela Taverna

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