Avevamo già parlato delle criticità della sicurezza alimentare in Cina, in particolare nel settore delle carni. E da pochi giorni un nuovo scandalo coinvolge niente meno che le catene McDonald’s e Kentucky Fried Chicken, che nel Paese del Dragone ha ben 4.400 locali. Ebbene, il suo principale fornitore di carni, Husi Food di Shanghai, è accusato di aver venduto carne avariata (perché scaduta da un anno) e di aver falsificato le date di scadenza dei prodotti. Sia McDonald’s che Kentucky Fried Chicken hanno dichiarato di aver immediatamente sospeso le forniture dallo stabilimento incriminato (McDonald si serve di Husi Food anche in Giappone per circa un quinto dei suoi Chicken Mc Nugget, e avrebbe già individuato fornitori alternativi in Thailandia e Cina). È soprattutto Kfc a dover scansare le maggiori critiche, in quanto appena uscita da un’indagine per l’uso eccessivo di antibiotici nei polli di un fornitore. Inoltre, per il gruppo Yum (titolare anche delle insegne ristorative Pizza Hut e Taco Bell) la Cina rappresenta ormai il 35% dei ricavi.
Ma l’ennesimo scandalo alimentare in Cina si sta diffondendo a macchia d’olio e rischia di trascinare nel fango altri grossi nomi.
Da fonte Reuters, sembra che i clienti di Husi Food siano molto numerosi: si fa il nome anche di Burger King e Dicos, la terza catena di fast food in Cina, proprietà di Ting Hsin, delle pizzerie Papa Jonn’s e addirittura di Starbuck’s. La catena di caffetterie ha dichiarato sui social di non avere rapporti diretti con Husi, ma che un suo fornitore potrebbe aver fatto ricorso a Husi per i Chicken Apple Sauce Panini.
Le preoccupazioni per la salute aumentano e la richiesta di un intervento del regolatore sulla sicurezza alimentare serpeggia sulla piattaforma cinese di microblogging , Weibo.