Aidepi, cresce l’export del dolciario italiano

Aidepi, cresce l’export del dolciario italiano

Il saldo della bilancia commerciale torna ad essere attivo con oltre 1.200 milioni di euro, in aumento del 4,9 per cento. Il più promettente è il mercato asiatico
Aidepi, cresce l’export del dolciario italiano

Come per la pasta, anche l’export dell’industria dolciaria ha ripreso a crescere nei primi nove mesi del 2014 a tassi più interessanti rispetto a quelli avuti nel 2013. In volume, le esportazioni di dolci sono cresciute complessivamente del 3,8%; in valore del 4,2%. In cifra, abbiamo immesso sui mercati esteri ben 595 tonnellate di dolci, per un valore di circa 2.270 milioni di euro. Tutte le categorie (confetteria, cioccolato, prodotti da forno e gelati) hanno registrato trend positivi sia a volume che a valore. I prodotti da forno, insieme al cioccolato e ai prodotti a base di cacao hanno fatto la parte da leone. Quest’ultimi, dopo l’improvviso rallentamento subito nel 2013, rappresentano di nuovo la punta di diamante del nostro export dolciario, con incrementi dell’1,5% a volume e del 4,2% a valore.

Per quanto riguarda i paesi di destinazione, emerge un rafforzamento nel mercato domestico Ue (+ 4,3% in valore), mentre si evidenzia un calo da parte dell’America che vede ridotte le sue importazioni di Italian confectionery di oltre il 7%. Molto bene il mercato asiatico, che continua ad apprezzare la tradizione dolciaria italiana, prediligendo prodotti premium che assicurano maggior qualità e sicurezza ai consumatori. In valore il nostro export in Asia ha toccato circa 390 milioni di euro rispetto ai 327 del gennaio-settembre del 2013, registrando un incremento di circa il 20 per cento.

“Le ottime performance export dei settori del dolce dal gennaio al settembre del 2014 – commenta il direttore di Aidepi, Mario Piccialuti – ci fanno ben sperare per l’andamento annuale complessivo. Anche in un momento di difficoltà, i nostre aziende hanno dimostrato di saper reagire, trovando i canali che permettano comunque una crescita. Le motivazioni vanno ricercate sicuramente, oltre che nelle capacità strategiche, nella qualità , nella originalità e nella sicurezza che i prodotti dei nostri pastai e delle nostre aziende dolciarie garantiscono”.

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