Lindt: il 2015 parte in quarta grazie agli Usa

La società continua nel suo percorso di crescita mettendo a segno un’incremento organico di vendite vicino al 10%, che diventa a doppia cifra se si considera l’acquisizione di Russell Stover
Lindt: il 2015 parte in quarta grazie agli Usa

Il cioccolato resta un business decisamente attrattivo. Questa è la prima impressione che si ha guardando i dati preliminari relativi ai primi sei mesi del 2015, appena comunicati da Lindt & Sprüngli, la multinazionale svizzera con una presenza radicata anche in Italia, dove produce e opera anche attraverso il marchio Caffarel. Le vendite consolidate sono cresciute di ben il 17,4% a 1,4 miliardi di franchi svizzeri (1,34 miliardi di euro al cambio corrente), ed anche escludendo l’apporto della società americana Russell Stover, acquisita nel luglio del 2014 e per la prima volta consolidata, le vendite sarebbero cresciute del 9,4 per cento, dato considerato “sopra la media”. Il tutto in presenza di alcuni mercati stagnanti o addirittura in calo, la forza del franco e le materie prime sui massimi.

La società è soddisfatta del lavoro svolto finora: la crescita arriva sia dai mercati europei più importanti, sia dal Nord America che dai mercati emergenti, si legge in una nota. In particolare in Nord America la società continua a crescere a doppia cifra e dove –negli Usa – è ormai il terzo player.

I numeri del primo semestre sono assolutamente in linea con quelli del 2014: allora la crescita del fatturato fu del 17,4% e quella organica del 9,8 per cento, valori assolutamente paragonabili a quelli appena rilasciati e superiori al target di incremento di ricavi organici del 6-8% del piano strategico. Questi risultati sono aiutati anche dal forte sviluppo della rete di negozi proprietari, circa 275 punti di vendita in vari format nei cinque continenti. A tal proposito giova ricordare che anche Ferrero sta entrando nel settore del retail attraverso l’acquisizione di Thortons (ancora da perfezionare), un produttore storico di praline del Regno Unito che ha una rete di circa 250 negozi tra proprietà e franchising in Inghilterra e Irlanda.

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