Coop, rivoluzione per la pl e supermercato del futuro

Intervista esclusiva a Marco Pedroni: il prodotto a marchio si rinnova, rinunciando definitivamente all’olio di palma. Entro fine anno aprirà a Milano un negozio ispirato al concept dell’Expo
Coop, rivoluzione per la pl e supermercato del futuro

“Coop non vuole semplicemente adeguarsi ai nuovi trend, ma provare a immaginare il futuro”. Questa frase di Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, sintetizza bene la filosofia alla base di due progetti portati avanti dal primo retailer italiano in questi mesi: il nuovo prodotto a marchio e la riproposizione del Supermercato del Futuroil concept presentato a Expo 2015 – in un contesto commerciale reale e permanente. Due sfide che lo stesso Pedroni racconta nella videointervista concessa a Food in occasione della presentazione del Rapporto Coop 2016.


PRODOTTO A MARCHIO, SI CAMBIA –
“Il cambiamento del nostro prodotto a marchio è molto rilevante in termini economici – sottolinea Pedroni – ma lo è ancora di più a livello d’identità d’insegna, perché Coop ha sempre fatto del proprio prodotto il terreno per la sperimentazione e l’innovazione nei temi della salute e del benessere. Il nostro prodotto a marchio ha raggiunto un’incidenza sul grocery del 26% a valore, superiore di 10 punti rispetto al resto del mercato super nuove linee marchio privato Coop+ iper, e del 31% in quantità, 12 punti in più sempre nel confronto con il resto del mercato super + iper”. L’obiettivo per il 2019 è di incrementare la quota di 4 punti a valore e di 7 a volume, accrescendo l’assortimento di altre 400 referenze.

LA SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA –C’è qualcosa che però non cambierà nel nostro prodotto a marchio – precisa Pedroni – cioè i valori fondanti e quindi il suo essere sicuro, buono, etico, ecologico e conveniente”. La ‘rivoluzione’ della pl di Coop – come raccontato ampiamente sul numero di ottobre 2016 di Food – si concentra sul cuore dell’offerta, l’area della cosiddetta Tutela che copre tante categorie. In questo ambito è stato avviato un processo di segmentazione e specializzazione che ha dato vita ad Amici Speciali (linea petfood), Origini (linea che valorizza il controllo di filiera operato da Coop e la tracciabilità totale), Io (cura della persona), Casa (cura della casa, con una logica mirata a una maggiore essenzialità dell’assortimento, in modo da dare un vantaggio al consumatore in termini di semplificazione e risparmio). Nell’ambito della manutenzione dell’offerta rientra la linea d’Osa, che comprenderà prodotti alimentari e accessori in grado di facilitare il lavoro in cucina, senza però privare del piacere di cucinare.

OLIO DI PALMA ADDIO – La presentazione del Rapporto Coop 2016 è stata anche l’occasione per annunciare l’addio dell’insegna all’olio di palma, già sostituito lo scorso maggio in circa 100 prodotti a marchio privato. Il processo di riformulazione per altri 110 prodotti è stato completato – ricorrendo nella maggior parte dei casi all’olio di girasole – e dunque questo ingrediente è sparito da tutte le referenze alimentari a marchio Coop. Per quelle in cui la sostituzione non era possibile, Coop ha deciso di sospendere la produzione, precisando però che non intende mettere all’indice gli alimenti industriali che contengono olio di palma. “Visto che è buona prassi non consumare troppo olio di palma – spiega Pedroni – noi abbiamo scelto di dare un contributo in questa direzione, eliminandolo dai nostri prodotti a marchio”.

rendering-coop-bicocca-village-foodweb-itTORNA IL SUPERMERCATO DEL FUTURO –L’esperienza dell’Expo 2015 non è stata per Coop uno show – dice Marco Pedroni – ma un vero test sulla direzione da prendere nella nostra offerta commerciale. Ora il progetto continua con un supermercato che apriremo entro la fine dell’anno a Milano, all’interno del complesso Bicocca Village. Le idee di fondo sono due: il supermercato deve tornare ad essere un luogo sociale, una piazza; le tecnologie devono essere strumenti per dare informazione, semplici, dirette, immediate e sicure. Coop ha deciso che relativamente a tutti i propri prodotti informerà il consumatore sulla tracciabilità, sul contenuto organolettico, sul valore ambientale, nella convinzione che possa essere un vantaggio competitivo. Al Bicocca Village apriremo una piattaforma di circa 1.000 mq, dei quali 250/300 mq dedicati a un tipo di ristorazione integrata nel negozio”.

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