Coop conferma la sua scelta sull’olio di palma

Completata la sostituzione nei prodotti a marchio: oltre 200 referenze coinvolte per un investimento superiore ai 10 milioni di euro
Coop conferma la sua scelta sull’olio di palma

A oltre un anno di distanza dalla decisione di sostituire l’olio di palma nei prodotti a marchio, Coop ribadisce il suo impegno: oli monosemi, olio d’oliva o burro sono, infatti, le alternative impiegate al posto del grasso tropicale. Si tratta di una scelta impegnativa che ha comportato un investimento di oltre 10 milioni di euro.

Demonizzazione? No, scelta ragionata

Benché molte delle referenze a marchio, come quelle delle linee dedicate ai bambini e della gamma “Vivi Verde” biologica, non abbiano mai impiegato il palma (così come altri grassi tropicali), coerentemente con i principi guida seguiti da Coop nella tutela dei soci e dei consumatori, da maggio a novembre 2016 è stata completata la sostituzione del palma. Ma non si tratta di una demonizzazione, bensì di una scelta ragionata che si colloca all’interno di una politica sulla corretta alimentazione: adesso sono oltre 200 i prodotti “riformulati” dal punto di vista nutrizionale. Si tratta di una policy che ha visto altri grandi e medi produttori seguire l’esempio di Coop, in un processo che ha comportato per l’azienda anche delle rinunce: non è stato possibile, infatti, riformulare qualche prodotto, come nel caso di alcuni gelati, utilizzando altri oli o grassi che garantissero analoghe caratteristiche organolettiche.

La scelta di Coop

Il percorso intrapreso da Coop punta a promuovere la riduzione di tutte quelle sostanze, come i grassi, il sale e gli zuccheri che, se assunte in quantità elevate, possono causare problemi alla salute. Tra la vecchia e la nuova ricetta, nella maggior parte dei casi, la percentuale di grassi saturi è stata drasticamente ridotta. In altri casi, invece, pur non abbassando questa percentuale, si sono ottenuti risultati migliori riguardo al calo di quegli specifici contaminanti che, nell’olio di palma comunemente diffuso sul mercato, sono mediamente più alti rispetto agli altri oli (dato confermato da EFSA). Anche gli interventi sulle filiere produttive e trattamenti particolari, come quelli che riducono le temperature di lavorazione dei prodotti, vanno in questa direzione.

Salute e sostenibilità

Le ragioni dell’impegno di Coop tengono conto, oltre che degli aspetti salutistici, anche delle questioni ambientali: molte compagnie della palma da olio hanno acquisito certificazioni di sostenibilità, ma diverse organizzazioni sociali e ambientali contestano l’utilizzo di tali certificazioni considerate portatrici di interessi lesivi dei diritti delle popolazioni locali.

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