L’innovazione secondo Bauli

Intervistato da Food, Michele Bauli illustra il valore della ricerca e sviluppo per l'azienda e gli attuali trend di gusto del comparto dolciario
L’innovazione secondo Bauli

A fronte di un calo negli investimenti globali in ricerca e sviluppo del 2,5% (dati Mediobanca 2017 sui bilanci di 2.065 società italiane), il settore dolciario nel suo complesso si è comportato decisamente meglio, segnando un +17% , con un incoraggiante +25% in un solo anno (2016 rispetto a 2015). Non fa eccezione Bauli che, grazie al suo team di 30 persone, mette in cantiere ogni anno 90 progetti solo sulle merendine, di cui il 60% è rappresentato da prodotti nuovi, non ancora presenti sul mercato. Intervistato in occasione della visita allo stabilimento di Castel D’Azzano (Vr), organizzata da AIDEPI, Michele Bauli illustra il valore della ricerca e sviluppo per la crescita del gruppo, che ha di recente avviato la produzione sul mercato indiano e che, insieme a Barilla e Ferrero, si conferma player di punta del bakery.

L’intervista a Michele Bauli:

Le merendine di domani

Secondo i dati AIDEPi, le merendine rappresentano un quinto del comparto dei prodotti da forno, con 1 miliardo di euro di fatturato. Conquistano un primato poiché sono senza dubbio il settore che investe di più in ricerca e sviluppo, con una dotazione di 20 milioni di euro l’anno (2% del fatturato) dedicati allo studio e alla sperimentazione di nuovi prodottiSi progettano non solo tenendo conto dei gusti dei consumatori, ma anche delle loro esigenze etiche e di salute, e sono sempre più rispettose dell’ambiente. Non solo meno grassi, zuccheri e sale, ma addirittura con ingredienti dal diverso impatto metabolico o con maggiore presenza di fibre integrali o di ingredienti biologici o glutenfree.

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Il futuro del bakery

In questo contesto di ripresa, il comparto vive il suo fermento anche sul mercato globale: dal 2016 al 2021 secondo uno studio Reserch and Markets il mercato dei prodotti da forno raggiungerà i 530 milioni di dollari, con grandi opportunità di crescita in Europa, in Nord America ma anche in India, Cina, Brasile, Argentina e Sudafrica.

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