Startup, come sarà il food del futuro?

Dagli insetti alle alghe, fino alle proteine dei ceci e del siero del latte, le giovani aziende innovative si sfidano a Francoforte. Ecco quali sono le loro idee
Startup, come sarà il food del futuro?

Se la storia di Amazon e Google è iniziata in un garage, anche nel food si susseguono ormai da anni le vicende di piccole start-up diventate rapidamente dei big player a livello internazionale. Merito, quando accade, anche di un contesto economico che premia l’innovazione e lo sguardo rivolto al futuro, sostenendo le idee e i progetti di giovani aziende pronte a sovvertire le convenzioni o spalancare nuove prospettive. Dopo il boom del delivery alimentare in tutte le sue declinazioni, adesso una parte rilevante della ricerca e delle novità in questo campo è concentrata sul novel food. Una tendenza legata a doppio filo sia con la domanda di cibi naturali, salutistici e funzionali, come i cosiddetti superfood, sia con le questioni epocali dello sviluppo sostenibile e della lotta alla denutrizione. Sfide che vedono quindi impegnate tante piccole realtà in giro per il mondo, spesso però ancora poco conosciute alla grande industria. Proprio per questo, in occasione del Food Ingredients Europe in corso fino al 30 novembre a Francorforte, c’è attesa per l’evento Start-up Innovation Challenge, concorso  che premierà l’impresa più innovativa nell’utilizzo degli ingredienti alimentari. Ecco a cosa stanno lavorando alcune delle 10 finaliste.

Innovopro scommette sui ceci

Questa società israeliana ha elaborato una tecnologia esclusiva che permette di estrarre il 70% di concentrato proteico dai ceci, utilizzabile poi per numerosi impieghi in sostituzione della proteina di soia. Il tutto, contando sulle tante qualità nutrizionali e funzionali dei ceci, che lo rendono un superfood.

Arriva il gelato super proteico

L’azienda olandese Koupe ha sviluppato un gelato con tre volte la quantità di proteine e fibre rispetto agli standard, nonché il 40% di calorie in meno e un contenuto di zucchero inferiore a quello di una mela. E’ prodotto con latte scremato e proteine del siero, e viene già commercializzato in quattro gusti all’interno di diversi supermercati del Paese, tra cui Albert Heijn, Jumbo, Dirk e DekaMarkt, ma anche nel Regno Unito da Ocado.

Proteine dalle larve di mosca

Come dimostrano anche le recenti mosse di alcuni supermercati europei, una risposta alla sfida per nutrire il pianeta arriverà anche dall’uso in cucina degli insetti. In questo ambito, la start-up Flying Spark, anch’essa israeliana, ricava proteine dalle larve di una mosca (Drosophila), trasformandole in ingredienti per prodotti alimentari.

L’antiossidante blu che arriva dalle alghe

Algobiotech è un’azienda francese che ha sviluppato un nuovo processo per l’estrazione della ficocianina, un pigmento blu naturalmente presente in alcune micro-alghe.  A livello industriale questi composti vegetali sono utilizzati sia come pigmento colorante, sia come ingrediente antiossidante negli alimenti.

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