L’agropirateria diventa reato

È quanto stabilito dall’ultimo ddl governativo, che prevede pene più severe a tutela dei consumatori e della filiera alimentare. Ma non è l’unica novità.
L’agropirateria diventa reato

Mese nuovo, regole nuove per contrastare un vecchio nemico. Ai primi di dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato alcuni importanti provvedimenti per il settore agroalimentare. A renderli noti è stato il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), che ha fatto chiarezza sul via libera al ddl contro i reati agroalimentari, la cosiddetta “agropirateria”.

Un contributo decisivo per combattere l’agropirateria

È un evento importante per tutto il sistema agroalimentare e forestale italiano – ha commentato il Ministro Maurizio Martina -. Con le tre norme approvate interveniamo su materie decisive per la filiera. Con il via libera al disegno di legge contro i reati agroalimentari, frutto del lavoro della Commissione guidata dal Presidente Giancarlo Caselli, l’Italia propone un modello nuovo di contrasto al crimine in questo settore strategico. L’agropirateria diventa reato, le frodi commesse dalle organizzazioni mafiose vengono punite più duramente, la tutela della salute dei consumatori si rafforza. Serve una svolta per la massima legalità nella filiera del cibo e questa legge può dare un contributo decisivo. In particolare, tra le novità salienti, sono stati introdotti i reati di “disastro sanitario” (per chi avvelena o contamina acque e/o sostanze alimentari con possibile ripercussioni per gli utenti), di “omesso ritiro di sostanze alimentari pericolose” e, appunto, quello di “agropirateria” (che punisce la vendita di prodotti alimentari con false certificazioni di qualità e/o contraffatti; con aggravanti in caso di finti documenti di trasporto o di simulazione dei metodi di produzione). Il ddl, che mira anche a estendere la responsabilità anche ai soggetti giuridici, prevede dure sanzioni: dai due ai sette anni di reclusione e multe dai 15.000 a 100.000 euro; presenti anche pene accessorie come l’interdizione temporanea dagli uffici e il divieto di qualsiasi attività di comunicazione e pubblicitaria. Provvedimenti che possono “alleviarsi” se il colpevole si adopera per aiutare concretamente le autorità di polizia o giudiziarie nella lotta ai reati.

Il Testo unico forestale e la riforma di Agea

Ma il ddl sull’agropirateria non è l’unica novità del Governo, che nel frattempo è intervenuto anche sulla riforma della legislazione forestale grazie al nuovo Testo unico forestale e sul riordino di Agea (l’agenzia per le erogazioni in agricoltura). Dopo 17 anni, il Governo è intervenuto sulla valorizzazione del patrimonio boschivo nazionale con una nuova disciplina organica. Il Testo unico forestale – prosegue il Ministro Martina – è uno strumento essenziale per un Paese come il nostro, che ha 12 milioni di ettari di boschi. Abbiamo previsto una strategia nazionale forestale che fissi le linee guida per i prossimi venti anni. Il trittico delle novità governative si chiude con la riorganizzazione di Agea grazie alla norma che ha l’obiettivo di rendere più efficiente l’intero sistema di erogazione degli “aiuti agricoli”, migliorando la qualità dei servizi erogati alle imprese agricole e rendendo più tempestivi i pagamenti: Con la riforma di Agea – conclude Martina – ci dotiamo di strumenti più utili per rendere più puntuali ed efficienti i pagamenti degli aiuti europei agli agricoltori. È uno dei nodi più difficili con i quali ci siamo confrontati in questi anni, ma puntiamo a un miglioramento complessivo del sistema.

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