Mele, arriva Yello

L’esordio commerciale della nuova gialla di VOG e VI.P. nei mercati all’ingrosso e in Gdo con le prime ottanta tonnellate
Mele, arriva Yello

E’ iniziata la commercializzazione di Yello, la nuova mela gialla della varietà Shinano Gold, nata in Giappone e oggi prodotta in Alto Adige e distribuita in esclusiva europea dai Consorzi VOG e VI.P. In questi giorni entra infatti nel vivo il piano vendite della nuova gialla, con i primi quantitativi commerciali del prodotto. Da questo mese VI.P ha iniziato il posizionamento in Gdo con una catena nel centro Italia, mentre VOG si concentrerà sui mercati all’ingrosso: oltre a Milano, Yello sarà disponibile anche a Verona, Treviso, Bologna e Pagani (Salerno).

Varietà superdolce

Dopo i riscontri positivi registrati con i primi test tra gli operatori – spiega Gerard Dichgans, direttore del VOGcon la stagione 2017/2018 entra nel vivo la prima esperienza commerciale di Yello, con circa 80 tonnellate di prodotto. Le nostre aspettative sono molto ambiziose: Yello ha le carte in regola per conquistare una posizione premium nel segmento delle varietà superdolci, oggi occupato principalmente dalla varietà Fuji. La mela Yello ha la buccia di colore giallo pieno, consistenza soda e un cuore dolce, croccante e succoso. E’ contraddistinta inoltre da un’ottima shelf life e da una notevole costanza qualitativa.

All’estero

Le prime valutazioni effettuate la scorsa stagione in Germania, Italia, Norvegia, Polonia, Svezia, Spagna e Inghilterra hanno dato risultati positivi: i clienti hanno apprezzato soprattutto il bel colore giallo, la forma rotonda, la consistenza organolettica e il sapore leggermente esotico della nuova varietà. Oggi il marchio Yello è registrato in 60 paesi del mondo – aggiunge Joseph Wielander, direttore VI.P. Un dato indicativo delle potenzialità che attribuiamo alla nuova mela, destinata a segnare una svolta nel segmento delle mele a buccia gialla, storicamente presidiato da un’unica varietà tradizionale. Queste prime 80 tonnellate di raccolto sono solo l’inizio di un progetto molto più ambizioso: continueranno gli investimenti con oltre 160mila piante messe a dimora tra il 2018 e il 2019.

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