Amadori investe 45 milioni in Molise

Al via i lavori per un nuovo incubatoio a Bojano. L’obiettivo: creare una filiera ex novo dedicata al pollo di alta qualità in provincia di Campobasso. La soddisfazione del Territorio.
Amadori investe 45 milioni in Molise

Amadori ha iniziato i lavori per ristrutturare il complesso ‘ex GAM’ e inserirlo nell’ambito della sua filiera integrata; l’obiettivo finale è dare nuovo corso all’area produttiva di Bojano (Campobasso) e creare una nuova filiera dedicata al pollo di alta qualità in Molise. Obiettivo: rilanciare la filiera avicola molisana. L’investimento complessivo è di oltre 45 milioni di euro e riguarda l’acquisizione e la riqualificazione dell’incubatoio, dello stabilimento di trasformazione e degli allevamenti. Tutto ciò sarà incluso nella filiera integrata Amadori, formata da oltre 800 allevamenti in tutta Italia. Lo hanno confermato i vertici di Amadori che si sono recati nei giorni scorsi a visitare il complesso, dove sono iniziate le opere di ristrutturazione dell’incubatoio che diventerà operativo entro fine anno. La visita al cantiere anticipa il nuovo confronto con le parti sociali a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Secondo la stampa locale, il nuovo impianto darà lavoro a 60 persone compresi lavoratori dell’ex GAM: un impianto di Arena, finita in procedura concorsuale.

Un valore per il territorio

L’intervento di Amadori ha di fatto salvato uno dei principali poli agroindustriali del Molise, che ancora nel 2014 dava lavoro a quasi 400 persone più l’indotto. In occasione della firma dell’accordo – il primo marzo 2017 – il Presidente della Regione, Paolo Frattura, aveva parlato dell’inizio di una nuova era. Garanzia di tutto questo è il coinvolgimento del gruppo Amadori, leader a livello europeo nel settore. Durante la visita a Bojano è stato anche ribadito come gli interventi stiano procedendo secondo i piani, in un percorso di dialogo aperto col territorio e in stretta collaborazione con l’amministrazione regionale del Molise. Amadori è il secondo gruppo avicolo italiano, con sei incubatoi, cinque mangimifici, sei stabilimenti di trasformazione, 19 filiali, 800 allevamenti, e 4.700 lavoratori. Nel 2017 ha realizzato 1,2 miliardi di euro di fatturato con un margine operativo lordo di circa 100 milioni di euro.

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