Melegatti, è partita l’asta

La base per aggiudicarsi il gruppo industriale del pandoro è di 18 milioni di euro. Il lotto è unico e comprende anche la vendita della Nuova Marelli. Per le offerte c’è tempo fino al 27 luglio
Melegatti, è partita l’asta

Un unico lotto per vendere le due aziende del gruppo dolciario Melegatti. Il giudice delegato ha autorizzato la procedura il 26 giugno, e da allora l’offerta è consultabile sul sito delle vendite pubbliche del Ministero della Giustizia. Il lotto comprende anche la vendita della Nuova Marelli di San Martino Buon Albergo. La base d’asta complessiva è di 18 milioni di euro, più o meno due terzi per la Melegatti e un terzo per la Nuova Marelli. L’offerta minima è di 13 milioni e mezzo di euro e il rialzo minimo è di 20mila euro. I potenziali acquirenti potranno presentare offerte entro venerdì 27 luglio allo studio di Piazzola in via Scalzi 20, a Verona, mentre la data della vendita è stata fissata per il 30 luglio.

LA TUTELA PER I LAVORATORI MELEGATTI

Al punto 2 del regolamento dell’asta viene esplicitato che chi dovesse aggiudicarsi l’asta subentrerà in tutti i rapporti di lavoro subordinato in essere alla data di cessione. Questo per tutelare i posti di lavoro. Tutela che è alla base anche della richiesta per l’esercizio provvisorio della sola Melegatti, in modo tale che una decina di dipendenti possano tornare in fabbrica per mantenerla attiva, mentre per gli altri possa essere attivata la cassa integrazione straordinaria. Per venerdì mattina, a Venezia, è infatti già stato fissato il tavolo con Unità di crisi, curatori e sindacati per la sottoscrizione dell’accordo che farà scattare la domanda della Cassa integrazione guadagni straordinaria da parte della Regione al ministero del Lavoro.

LE POSSIBILITÀ

In caso di offerta unica si procederà all’aggiudicazione se il prezzo inserito in busta chiusa risulterà pari o superiore alla base d’asta. In caso di offerente unico per un prezzo inferiore ai 18 milioni, occorrerà una valutazione approfondita. Se le offerte fossero invece più di una, e questa è l’ipotesi più probabile, si procederà all’asta il 20 luglio, assumendo come base l’importo più elevato messo sul piatto. Da quella cifra inizierà la gara. Con la pubblicazione dell’avviso di vendita nei tempi prefissati, i curatori stanno procedendo nel rispetto della tabella di marcia concordata con il Tribunale in modo da poter consegnare agli acquirenti il gruppo dolciario in agosto, in tempo per far partire la campagna produttiva natalizia.

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