Kroger, nuovo asse con Instacart per battere Amazon

Il network californiano specializzato nel delivery alimentare è sempre più al centro delle strategie del retailer per sviluppare rapidamente l’e-commerce. E insidiare Jeff Bezos
Kroger, nuovo asse con Instacart per battere Amazon

Ormai da qualche anno si sta imponendo come l’alleato ideale per i supermercati americani che intendono crescere nell’e-grocery, senza dover investire in una gestione integrata del servizio. Un anti-Amazon per tutte le stagioni a cui ricorre ancora persino Whole Foods, in virtù di un accordo precedente all’acquisizione da parte del colosso di Jeff Bezos. Solo negli ultimi mesi, del resto, Instacart, la startup californiana che consegna cibo a domicilio, ha siglato nuove intese con rivenditori del calibro di Albertson’s, Aldi, Sam’s Club e Loblaw, superando così quota 300 partnership tra insegne nazionali e regionali. Un’ascesa che gli consente adesso di essere disponibile in ben 4mila città nordamericane, per un totale di 15mila negozi, destinati presto ad aumentare ulteriormente. Entro ottobre, infatti, si aggiungeranno all’elenco altri 500 store di Kroger, che ha appena deciso di espandere su larga scala la collaborazione iniziata lo scorso anno, portandola complessivamente a 1.600 supermercati.

I VANTAGGI DEL SERVIZIO

Il retailer, dunque, offrirà ai suoi clienti l’opzione Instacart in 75 nuove città, tra cui Atlanta, Nashville e Memphis, consentendo di ricevere la spesa a domicilio entro due ore dall’ordine. Il tutto, salvaguardando la possibilità di acquistare direttamente dalla sua piattaforma online, in modo da garantire praticità e pieno legame con il marchio.

IL RUOLO DI INSTACART

Dal canto suo, Instacart rafforza il business, proiettandosi come un protagonista assoluto dell’e-commerce di cibi e bevande. Un canale che oggi, secondo l’ultimo studio appena pubblicato da Brick Meets Click, negli Usa veicola circa il 5,5% della spesa alimentare e, come prevedono gli analisti di Nielsen, raggiungerà un giro d’affari di 100 miliardi di dollari entro il 2022, coinvolgendo il 70% dei consumatori americani.

KROGER SHIP

Proprio in virtù di questi numeri, Kroger non intende però puntare in maniera esclusiva sull’asse con Instacart. Il rivenditore, infatti, lavora su più fronti, che spaziano dall’intesa con Ocado per la gestione dei magazzini robotizzati fino allo sviluppo di Kroger Ship, un proprio servizio di delivery, pronto anche a scommettere sulla frontiera futuristica della consegna senza conducente.

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