La carne vegetale è sempre più mainstream

Da Beyond Meat e Impossible Foods, fino alle aziende convenzionali, durante il 2019 aumenteranno ancora gli investimenti nella categoria. E le prospettive sono tutte di crescita
La carne vegetale è sempre più mainstream

Per David Portalatin, consulente di NPD Group, non ha ormai più senso etichettarle come un sostituto della carne. Le proteine vegetali, del resto, rappresentano una categoria in continua espansione a livello globale, con tassi di crescita record sia nei supermercati sia nei ristoranti.  Lo dimostra, tra l’altro, la loro presenza in tutte le previsioni sui trend alimentari che si affermeranno nel 2019, ma anche il repentino sviluppo dell’offerta. Secondo Euromonitor, infatti, quella che era una nicchia ad appannaggio di pochi player dal profilo etico, ora è presidiata anche da aziende convenzionali con prodotti benessere. Pioniere e protagonista del settore, tuttavia, resta la società californiana Beyond Meat, che annovera tra i suoi investitori Bill Gates, l’ex CEO di McDonald’s Don Thompson e il colosso della carne Tyson Foods. Da questo mese, non a caso, il suo hamburger vegano, già presente negli store di grandi catene come Kroger, Safeway e Wegmans, compare anche nei menu degli oltre mille fast food a insegna Carl’s Jr.

LA RISTORAZIONE È IN PRIMA FILA

Tra i principali competitor di Beyond Meat c’è Impossible Foods, i cui burger plant-based lo scorso dicembre hanno ottenuto anche la certificazione Halal, proiettandosi verso nuove interessanti opportunità di business. Nella ristorazione, intanto, il gigante dei fast-food Yum! sta lavorando a una ricetta di finto pollo, interamente vegetale, che proporrà ai suoi clienti entro la fine dell’anno.

I TREND DELLA CATEGORIA

A livello globale, tra il 2012 e il 2017 le vendite della cosiddetta fake meat hanno segnato una crescita media del 9,3% all’anno. Più del triplo rispetto all’andamento delle carni lavorate di origine animale. Negli Stati Uniti, considerando lo stesso intervallo di tempo, la carne plant-based ha registrato progressi del 4,7% all’anno, mentre quella tradizionale si è fermata al +1,6%.

CARNE VEGETALE: LA PREVISIONE DI MINTEL

Nonostante il trend di espansione, negli States, dati alla mano, la categoria rappresenta solo una nicchia, con un peso del 2% sul totale dell’industria della carne, che complessivamente conta su un giro d’affari di circa 270 miliardi di dollari. Mintel, in ogni caso, prevede che nel lungo termine la carne di origine vegetale possa ambire a dividersi equamente la quota di mercato.

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