Il naturale in etichetta spinge all’acquisto

Uno studio di Label Insight rivela che negli USA quasi 22mila alimenti riportano indicazioni sulla naturalità in etichetta. Il 53% dei consumatori si è detto propenso ad acquistare alimenti caratterizzati dalla mancanza di aromi e dolcificanti artificiali, conservanti o coloranti

I claim presenti sulle etichette degli alimenti, in particolar modo se presentano il prodotto come ‘naturale’, stanno influenzando in modo crescente le abitudini di acquisto. A rilevarlo è uno studio di Label Insight, visionato da Food, i cui risultati sottolineano come i consumatori tengano sempre più in considerazione le etichette dei prodotti che acquistano preferendo quelle ‘clean’ e trasparenti. Le decisioni di acquisto tendono a seguire queste indicazioni anche quando le dichiarazioni sull’etichetta non sono chiaramente definite. Il termine ‘naturale’, ad esempio, non ha un significato specifico e univoco. Motivo per cui alla Food and Drug Administration statunitense (FDA) è stato chiesto da più parti di definirlo o, in alternativa, di proibirlo. Ad oggi, senza esito.

SENZA CONSERVANTI: IL RUOLO DELL’ETÀ

L’indagine ha inoltre rilevato inoltre che il 51% dei consumatori è stato influenzato dall’espressione ‘senza conservanti’, con l’età che gioca un ruolo importante nelle decisioni degli shopper. Più Baby Boomer – 63% sarebbero motivati ad acquistare articoli con questo claim rispetto alla Generazione X o ai Millennial, rispettivamente al 46% e 41%. Altre espressioni che attraggono i consumatori includono ‘senza sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio’, ‘a basso contenuto di (o senza) zucchero’, ‘senza antibiotici’ e, per le carni, ‘alimentato con erba’.

NATURALE: L’OPINIONE DELLA FDA

La FDA è stata interpellata così tante volte che, recentemente, ha deciso di pubblicare una dichiarazione ufficiale sui claim in etichetta che si richiamano all’ambito del naturale. “Dal punto di vista della scienza dell’alimentazione – scrive l’organismo di regolazione americano – è difficile definire un prodotto alimentare come ‘naturale’, perché il cibo è quasi sempre trasformato, non è più un prodotto della terra”. La FDA non ha quindi sviluppato una definizione per l’uso del termine ‘naturale’ o di claim simili. Tuttavia, l’agenzia non contesta l’uso di questi termini “se l’alimento in questione non contiene colore aggiunto, aromi artificiali o sostanze sintetiche”. Potrebbe essere utile per i produttori di alimenti e bevande, così come per i consumatori, una definizione ufficiale di ‘naturale’ da parte della FDA? Il dibattito è aperto. Nel frattempo, l’industria alimentare continuerà comunque ad avvalersi di questo claim sulle etichette dei prodotti. E i consumatori continueranno a tenerne conto.

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