Etruria Retail, entro due mesi il nuovo partner

La cooperativa toscana Etruria Retail precisa di non essere coinvolta nella cessione della rete diretta di Auchan a Conad. In corso contatti finalizzati a stringere una nuova alleanza

Il primo obiettivo di Graziano Costantini, Direttore Generale di Etruria Retail, è sgombrare il campo da qualsiasi equivoco: Etruria Retail è un’azienda indipendente e, insieme agli imprenditori associati, ha la proprietà esclusiva dei punti vendita Simply della Toscana e dell’Umbria. Non è pertanto coinvolta nella cessione di Auchan a Conad. La cessione, comunicata nei giorni scorsi, era da tempo prevista da Etruria Retail che, infatti, aveva già in scadenza a fine 2019 l’accordo commerciale con il gruppo francese”. La cooperativa senese si era mossa quindi in anticipo, stipulando con Auchan un rinnovo di un solo anno del contratto di master franchising, che terminerà appunto il prossimo dicembre. Fino a quella data – in base anche alle interlocuzioni avute con Auchan in queste ore – Etruria Retail può ovviamente continuare a utilizzare insegne, prodotti a marchio e contrattualistica del gruppo francese.

Graziano Costantini, Direttore Generale di Etruria Retail

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Nel frattempo è necessario scegliere un nuovo partner: Abbiamo incontrato i rappresentanti delle più importanti insegne del settore retail dello scenario italiano – conferma Costantini – che hanno dimostrato apprezzamento e interesse nei confronti della nostra azienda. Un interesse che non nasce tanto da valutazioni dimensionali, quanto dalla nostra capacità di presidiare bene il territorio. Nel giro di uno o due mesi prenderemo la nostra decisione. Il Cda di Etruria Retail ha già il mandato per stringere un nuovo accordo, che verrà comunque sottoposto all’assemblea dei 180 soci, benché questa non abbia potere di veto. “Gli aspetti formali contano poco – precisa però Costantini – perché come è sempre accaduto nella nostra cooperativa, l’importante è la condivisione del progetto e che questo poi metta d’accordo tutti”. Non c’è il timore che in una fase di passaggio così complessa qualcuno dei soci possa decidere di uscire dalla cooperativa? “Il rischio c’è sempre – ammette Costantini – però va tenuto presente che tutti i punti vendita più grandi sono di proprietà della cooperativa stessa. Il controllo di una parte importante della rete, affidata poi in gestione ai soci, è una strategia che Etruria Retail ha messo in campo già da molti anni”.

Un dato che emerge con chiarezza guardando per esempio all’esercizio 2017, chiuso con un fatturato di 222 milioni di euro e un incremento di 11 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Oltre 90 milioni di euro erano riconducibili alla controllata GMS, che gestisce alcuni punti vendita di proprietà della cooperativa. In totale Etruria Retail conta circa 298 unità commerciali in 15 province del Centro Italia.

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