Impossible Foods arriva sugli scaffali USA

Con il pronunciamento da parte dell’FDA è arrivato finalmente il via libera per la commercializzazione su larga scala dell’Impossible Burger

Dopo alcuni mesi particolarmente travagliati, Agosto potrebbe essere davvero il mese del rilancio per Impossible Foods che, insieme a Beyond Meat, guida il mercato mondiale della plant-based meat.

Nonostante la raccolta di capitali da record, 687.5 milioni di dollari in 12 round (l’ultimo a Maggio, un round E da 300 milioni) Impossible Foods si è trovata nella condizione di avere un’offerta non in grado di soddisfare la crescente domanda di prodotto. Il problema è stato risolto triplicando la produzione grazie all’inserimento di un secondo turno di lavoro (da 12 ore), nuove assunzioni sia di forza lavoro che di un manager esperto di scaleup e il perfezionamento di un accordo di co-manufacturing con OSI Group.

Nel mese in corso poi, sono arrivati due importanti annunci, sia nel campo del fuori casa che del retail.

IMPOSSIBLE BURGER A SCAFFALE

Nel campo del food service, mentre i primi format di ristorazione iniziano a porsi degli interrogativi su Beyond Meat, dopo i primi test alla cieca di Aprile e l’annuncio di Maggio, dall’8 agosto “l’Impossible Whopper” è finalmente disponibile in tutti i Burger King statunitensi.

Ancora più incredibile, in quanto inatteso, è stato l’annuncio del lancio dell’Impossible Burger nei supermercati americani a partire dal 4 Settembre, grazie al via libera della Food and Drugs Administration.

La differenza più importante tra l’Impossible Burger e il suo concorrente Beyond Burger è stata anche la causa che ha determinato lo stop temporaneo da parte dell’ente americano. Impossible Foods, infatti, per simulare il sapore della carne utilizza l’eme, un complesso chimico che si trova naturalmente nella carne e che gli scienziati di Impossible hanno ricreato in laboratorio tramite la fermentazione di lieviti di soia geneticamente modificata.

Se l’ente americano, a Luglio 2018, si era già espresso sulla completa sicurezza di tale ingrediente in seguito a cottura, dando di fatto il via libera alla vendita nel settore ristorazione, la commercializzazione su larga scala nel settore retail ha necessitato un’ulteriore autorizzazione all’utilizzo come additivo, che è arrivata il 31 Luglio 2019, spalancando di fatto a Impossible Foods le porte dei supermercati statunitensi.

La vendita inizierà in alcuni punti vendita selezionati, sui quali l’azienda fornirà ulteriori ragguagli nei prossimi giorni.

E L’ITALIA?

I vertici dell’azienda continuano a mantenere il massimo riserbo sul lancio europeo dell’Impossible Burger e le ragioni potrebbero essere di natura prettamente regolatoria più che commerciali.

L’eme di sintesi infatti, potrebbe rientrare sia nella normativa europea sugli OGM che in quella del Novel Food che, è bene ricordare, sono molto entrambe molto più restrittive delle loro equivalenti a stelle e strisce.

© Riproduzione riservata