Il 2020 sarà l’anno del grocery pickup

Negli Stati Uniti la società specializzata nel delivery Instacart è pronta a estendere su larga scala i servizi di pickup della spesa, raddoppiando gli store coinvolti. E lancia nuove sfide a Walmart, Amazon e Target
Il 2020 sarà l’anno del grocery pickup

Da Albertsons a Publix, passando per Wegmans, Schnucks Market, Price Chopper, Gelson’s Markets, Shop ‘n Save e tanti altri. In tutto sono 1.500 gli store americani in cui è attivo Instacart Pickup, grazie alle partnership stipulate con oltre 50 rivenditori in 30 stati federali. Ma per la società di delivery il 2020 sarà proprio l’anno del pickup, con l’implementazione del servizio sull’intero territorio nazionale e una crescita esponenziale del giro d’affari. Dietro a questa convinzione, ci sono anzitutto i dati sui vantaggi per i retailer alleati. Secondo Instacart, infatti, durante l’ultimo anno le insegne che hanno stretto una sinergia con la startup hanno incrementato non poco i loro ricavi e, in particolare, il click & collect è arrivato a rappresentare il 20% degli acquisti tramite la piattaforma di consegne. Intanto, per dare slancio ai nuovi piani di espansione, l’azienda californiana ha introdotto alcune interessanti funzioni aggiuntive.

NUOVE FUNZIONI DELL’APP

Tra le numerose novità spicca, per esempio, un’opzione che consente ai clienti di scegliere più comodamente il luogo del ritiro, anche sulla base degli spostamenti previsti per quel giorno. Inoltre, gli user possono abilitare una serie di avvisi di posizione che permettono agli addetti del punto vendita di sapere in anticipo l’orario di arrivo e prepararsi evitando attese.

RITIRO IN DELEGA

La versione aggiornata dell’app, poi, offre agli utenti la possibilità di condividere con familiari e amici i dettagli dei propri ordini, così da poter eventualmente designare terzi per il ritiro. Il tutto in maniera semplice e veloce.

VERSO UNA COPERTURA TOTALE

Per quanto riguarda invece il servizio di consegne a domicilio, Instacart è disponibile in oltre 5.500 città tra Stati Uniti e Canada, per quasi 25 mila negozi. Una presenza capillare che raggiunge l’80% delle famiglie statunitensi e il 75% di quelle canadesi.

DRIVER IN AGITAZIONE

Nei suoi propositi di ulteriore crescita del business, tuttavia, Instacart deve fare i conti con il malcontento degli addetti alle consegne. I lavoratori, infatti, continuano le proteste contro il drastico taglio delle commissioni sulle loro prestazioni, portando avanti iniziative eclatanti anche sui social.

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