La Marca del distributore sfiora il 20% di quota

Il XXI Rapporto Marca sull’evoluzione della Mdd evidenzia che le private label hanno performato meglio del Lcc: 4,6 vs +2,1% a valore. Il segmento dei prodotti alimentari sostenibili e green vale 20,1 miliardi: il 20% sono Mdd
La Marca del distributore sfiora il 20% di quota

La marca del distributore si conferma in ottima salute e si tinge sempre più di “green”. I dati del XVI Rapporto Marca, illustrati ieri alla kermesse bolognese da Gianmaria Marzoli, Retail Solutions Vice President di IRI, parlano chiaro: “Anche nel 2019 la Mdd ha avuto ottime performance, crescendo a un ritmo superiore rispetto al mercato (+4,6%, contro il +2,1% del Lcc a valore, +5,8% a volume) e salendo al 19,9% di quota a fine novembre (+0,6%): l’ultimo trimestre la vede costantemente sopra il 20%. Prevediamo una chiusura del 2019 con ricavi intorno agli 11 miliardi. Dal 2015 la mdd ha guadagnato 1,5 punti di quota, mentre le vendite sono aumentate del 12%.

UN’OFFERTA AMPIA E COMPETITIVA

I motivi di questo trend vanno ricercati innanzitutto nell’ampliamento dell’offerta a scaffale (1.641 referenze medie per punto vendita a novembre 2019, +2,5%, pari al 14% di quota assortimentale, +0,4%) e delle performance, di premium (+13,1%), bio-eco (+7,9%), funzionali (+8,7%). Il segmento insegna si conferma quello a maggiore incidenza (72,7%). Dopo molti anni, torna a crescere il segmento del primo prezzo (+19,2%), anche se ha una bassa incidenza sulle vendite. Resta comunque da rimarcare che il segmento mainstream rappresenta ancora il 72,7% del totale mdd.

Se la Mdd da settembre 2017 a oggi ha ampliato il suo assortimento a un ritmo più elevato rispetto a quello dell’industria di marca, va anche sottolineato che nel 2019 è ulteriormente migliorato il posizionamento di prezzo a scaffale della private label, mentre diminuisce la pressione promozionale, attestata al 18,1% (-0,8 punti).

LA MDD È ANCHE SOSTENIBILE

Il Rapporto Marca 2020 ha anche analizzato l’incidenza dei prodotti sostenibili e green sulla spesa degli italiani, che dall’analisi di Iri si rivelano molto più attenti alle tematiche green rispetto alla media europea. Basti ricordare che il 70% dei connazionali (contro la media europea del 55%) è disposto a pagare di più per i cibi a km zero o biologici. Ebbene, il segmento considerato vale ben 20,1 miliardi di euro (+2,1% sul 2018). Anche in tale ambito, la Mdd fa la sua parte, raggiungendo il 20% di quota, con una crescita del 6,5%.

D’altronde, è un dato di fatto che la sostenibilità sia ormai, a livello mondiale, una linea-guida delle strategie dei retailer. Lo hanno confermato le case histories presentate proprio in occasione del convegno dedicato al Rapporto Marca 2020, che hanno illustrato i progetti di Albert Heijn, Leclerc e Walmart.

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