L’Amaro del Capo compra Petrus

L'amarissimo olandese Petrus, nato nel 1700 e di proprietà di Diageo, è stato acquisito dal gruppo Caffo 1915

Uno tra i re degli amari, Petrus, trasloca e da Londra arriva in Calabria. Lo storico marchio olandese, infatti, è stato ceduto dalla multinazionale inglese Diageo alla Caffo 1915, conosciuta in Italia principalmente per l’Antico Amaro del Capo e che annovera, tra le altre produzioni, l’Elisir Borsci S.Marzano, le grappe Friulia e quelle Mangilli, queste ultime acquisite nel 2019. Ad essere passata di mano, per un importo non comunicato dalle due società, è la Wed. A.P. Boonekamp, che ha sede ad Amsterdam ed entra a far parte del gruppo calabrese. Nato nel 1777, in Italia è stato lanciato per la prima volta dalla società bolognese Gio.Buton, che gli ha dato la notorietà presso i nostri consumatori.

UN GUSTO TUTTO EUROPEO

“Questa acquisizione – ha dichiarato Sebastiano Caffo, vicepresidente e amministratore delegato del Gruppo Caffo è parte di un più ampio progetto di crescita per linee esterne, diversificazione e di internazionalizzazione del gruppo. Petrus Boonekamp è il più antico tra gli amari in commercio, sicuramente il padre di tutti gli amari. Essendo noi leader in Italia nella categoria, abbiamo intuito subito le potenzialità di questo prodotto apprezzato dai consumatori che scelgono i cosiddetti ‘amarissimi’ e che non è quindi in concorrenza diretta con Vecchio Amaro del Capo, il nostro brand principale. Petrus appartiene ad una categoria di amari (Magenbitter) graditi in Germania ed in generale in tutto il nord Europa”.

E dovrebbe essere proprio il mercato europeo il protagonista di questo rilancio. La società acquirente prevede, infatti, la riorganizzazione e il potenziamento della presenza dell’amaro all’estero, partendo dal nord Europa, in particolare l’Olanda, Paese d’origine dell’amaro, e i Paesi vicini come il Benelux e la Germania. Equita è stata l’advisor scelta dalla società italiana per questa acquisizione.

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