Prosciutto di Parma: il piano per uscire dalla crisi

I produttori impegnati per incentivare il consumo, liberare le cantine dal prodotto invenduto e ripartire con la produzione

Il comparto del Prosciutto di Parma mette in campo un pacchetto di azioni per sostenere il sistema produttivo della DOP e superare le criticità del momento, limitando il più possibile i danni.

Anche questo settore è stato infatti duramente colpito dalla pandemia di coronavirus, tanto da registrare ad oggi una perdita complessiva di almeno il 30% del proprio fatturato. “La totale chiusura del canale Horeca e la drastica diminuzione delle vendite al banco taglio hanno determinato un calo commerciale in Italia di circa 35% e una riduzione del 30% delle nostre esportazioni – dichiara Vittorio Capanna, presidente del Consorzio di tutela -. A fronte di queste enormi difficoltà, abbiamo reagito con una riduzione della produzione del 16% nei primi 5 mesi dell’anno. Ma ovviamente questo non basta a risolvere tutte le problematiche che oggi ci troviamo ad affrontare e che si ripercuotono pesantemente anche sugli altri anelli a monte della filiera. Come produttori, stiamo facendo tutto il necessario per preservare il nostro bene più prezioso”.

LE AZIONI ANTICRISI PER IL PROSCIUTTO DI PARMA

Il governo ha dato una prima concreta risposta a sostegno del Prosciutto di Parma inserendo per la prima volta anche i prosciutti DOP tra i prodotti che saranno acquistati dall’amministrazione pubblica come beni alimentari destinati agli indigenti in Italia.

Agea, Agenzia per le erogazioni in agricoltura, ha emanato nei giorni scorsi un bando che prevede uno stanziamento pubblico di 6,5 milioni di euro per l’acquisto di tranci di Prosciutto di Parma. Si tratta di una manovra estremamente efficace per distogliere dal mercato oltre 100mila Prosciutti di Parma.

Per alleviare ancora la pressione sulle scorte di magazzino, talmente critica da rallentare il normale andamento produttivo, il Consorzio sta sollecitando il Ministero per impiegare parte delle risorse previste nel provvedimento DL Rilancio per gli aiuti agli indigenti per riproporre un ulteriore bando sui prosciutti DOP.

In supporto ai mercati internazionali, soprattutto quelli extraeuropei, il Consorzio ha richiesto e ottenuto dal Mipaaf una modifica temporanea al Disciplinare per estendere di 30 giorni la shelf life del Prosciutto di Parma pre-affettato. I produttori potranno così consegnare regolarmente il Prosciutto di Parma utilizzando il trasporto marittimo, anziché quello aereo, utilizzato a causa del Covid-19; una decisione fondamentale per risolvere problematiche logistiche, ridurre i costi di trasporto e prevenire lo spreco di prodotto.

NUOVA COMUNICAZIONE PROMOZIONALE

E’ prevista inoltre un’iniziativa governativa di carattere promozionale con il settore distributivo, “il mese dei Prosciutti DOP”, per incentivare il consumo dei prosciutti di eccellenza. Inoltre il Consorzio sta intervenendo direttamente sul fronte promozionale con una nuova strategia di comunicazione per sostenere il consumo del Prosciutto di Parma e, indirettamente, quello di tutti i prodotti italiani di qualità colpiti duramente in questi ultimi mesi.

Il Consorzio ha focalizzato questa nuova comunicazione sul concetto di riscoperta della normalità all’interno dei punti vendita, presso il banco taglio in particolare, dove è stato registrato un notevole calo delle vendite per tutto il lockdown, per invogliare le persone a tornare ad acquistare e a recuperare il rapporto umano e di fiducia con gli altri.

La campagna, affidata all’agenzia di comunicazione McCann, si articola in due filoni. Uno spot multi-soggetto, con una pianificazione televisiva e web, e un progetto dedicato ai punti vendita, alle salumerie, sviluppato invece sui canali social con la partecipazione di Federico Quaranta.

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