Filippo Berio, è tutta una questione di Metodo

Il brand di punta di Salov investe in una campagna tv per comunicare il Metodo Berio, un percorso certificato di qualità e sostenibilità
Filippo Berio, è tutta una questione di Metodo

Comunicazione e sostenibilità le leve strategiche di Filippo Berio sul mercato italiano. A circa un anno dal debutto sugli scaffali, il brand di punta di Salov, leader sui mercati internazionali, ha raggiunto 30 punti di distribuzione ponderata e spinge l’acceleratore per aumentare la propria market share con una campagna televisiva partita il 20 settembre e che andrà avanti fino a metà ottobre. L’obiettivo è raccontare il ‘Metodo Berio’, il processo di miglioramento continuo applicato dall’azienda, al servizio della qualità dell’olio extravergine. “Si tratta di un percorso che assicura identità e qualità all’olio Filippo Berioafferma Fabio Maccari, Amministratore Delegato di Salov – grazie a controlli rigorosi che coinvolgono tutte le fasi produttive. Un approccio virtuoso che nei prossimi mesi sarà raccontato in un Protocollo, ideato per spiegare al consumatore il rispetto della materia prima, la tracciabilità di tutte le fasi produttive e la corrispondenza del prodotto agli standard qualitativi dichiarati in etichetta”.

I partner di Salov sul fronte produttivo, due in Italia, due in Spagna e uno in Portogallo, adottano i principi della produzione integrata, nel rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema. A certificare il Metodo Berio c’è Sgs. Tutti punti di forza che concorrono a definire il posizionamento del brand, distinto e a un livello più alto rispetto a Sagra, l’altro brand in portafoglio dell’azienda toscana, che peraltro sarà a breve coinvolto in un progetto di rilancio. “Con Filippo Berio ci rivolgiamo a un consumatore evoluto, interessato ad approfondire la conoscenza del prodotto e sensibile alle tematiche legate alla sostenibilità”, sottolinea Emanuele Siena, Marketing Director di Salov. E il trade come sta rispondendo all’inserimento in assortimento di un brand nuovo per il mercato nazionale, in uno degli scaffali più battagliati sul fronte della promozionalità? “Anche in questo caso – precisa Mauro Tosini, Commercial Director di Salov – è fondamentale comunicare le caratteristiche distintive del prodotto, per uscire dalla logica del prezzo e portare avanti una politica di valore”. 

UN PIANO BIENNALE DI INVESTIMENTI

Salov, dal 2014 nell’orbita di Bright Food, gruppo cinese da 20 miliardi di euro di giro d’affari, nel 2019 ha realizzato un fatturato netto consolidato di 275 milioni di euro, a fronte di 91 milioni di litri venduti. La campagna di comunicazione si inserisce in un piano di sviluppo che, oltre al lancio di Filippo Berio sul mercato italiano interessa anche il potenziamento della struttura industriale. Nel biennio 2019-2020 sono stati allocati 10 milioni di euro di investimenti destinati al sito produttivo di Massarosa (Lu). In particolare, è stata inserita una nuova linea produttiva per un incremento di volumi pari a 20 milioni di bottiglie; nell’area logistica la capacità di stoccaggio è passata da 10mila a 11mila posti pallet e, grazie alle nuove risorse destinate all’automatizzazione e implementazione dei software, si prevede un aumento delle prestazioni di magazzino del 30%; nell’area di stoccaggio, infine, sono stati costruiti tre nuovi serbatoi e in quella dedicata al controllo qualità sono state introdotte nuove apparecchiature per l’analisi dell’extravergine sfuso. 

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