Mutti promuove la campagna 2020

Impegni mantenuti nonostante le eccezionali avversità. Dai trapianti di aprile alla crescita della pianta di pomodoro fino alla sua raccolta, trasformazione e distribuzione: niente e nessuno si è mai fermato, nonostante il Covid-19
Mutti promuove la campagna 2020

Per i 685 coltivatori selezionati da Mutti per il conferimento del pomodoro all’azienda, la campagna 2020 può essere senza dubbio annoverata tra le più straordinarie vista l’emergenza Covid-19 e l’aumento repentino delle temperature che si è trovata a fronteggiare.

L’eccezionalità degli eventi ha portato l’azienda, tra le altre cose, a procedere con la selezione del personale stagionale da remoto, a riorganizzare i turni di lavoro – sempre 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 – per evitare il rischio di assembramenti, ad ampliare gli spazi a disposizione per gli spogliatoi con strutture mobili pensate ad hoc e a predisporre una postazione dedicata alla rilevazione della temperatura. A fine stagione, se ne sono raccolti i frutti.

Possiamo ritenerci soddisfatti della campagna 2020” – afferma Giorgio Lecchi, direttore industriale di Mutti SpA. “I volumi trasformati dal Gruppo Mutti, 580mila tonnellate in tutta Italia, ci hanno permesso di tener fede alle previsioni nonostante le difficoltà del periodo. Una campagna positiva anche in termini di risorse umane: oltre mille le persone formate e qualificate per seguire con cura tutte le fasi del processo ed eseguire rigorosi controlli di qualità, suddivise tra i tre stabilimenti nel Nord e nel Sud Italia”.

UN’ANNATA FUORI DAL COMUNE

Un’annata dalle alte temperature, nel mese di agosto + 2,3° C rispetto alla media storica (1961-90) – prosegue Ugo Peruch, direttore agricolo di Muttiche, unite alle piogge superiori alla media di periodo (+20 mm sempre rispetto allo storico), hanno accelerato il processo di maturazione, che è risultata molto ‘concentrata’. Nonostante le grandi difficoltà che i coltivatori, nostri conferenti, hanno incontrato fin dalla preparazione dei letti di semina a marzo 2020 e i successivi trapianti, avvenuti tra aprile e giugno (in pieno lockdown), siamo comunque riusciti a fare un buon lavoro di squadra con le OP, le organizzazioni dei produttori agricoli con cui collaboriamo a stretto contatto”.

Mantenere gli impegni presi è un risultato storico in un momento così difficile e unico sotto tutti i punti di vista” – commenta Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti. “La considero una testimonianza di come la visione di lungo periodo, l’investimento continuo in innovazione e persone, la cura dei terreni e la filiera corta, siano i punti fermi sui quali fare perno, anno dopo anno, per proseguire il nostro percorso alla ricerca della massima qualità possibile”.

LA RIVOLUZIONE DI INSTAFACTORY

Ne è una prova anche il nuovo progetto InstaFactory: il primo impianto industriale mobile che lavora il pomodoro, appena colto, direttamente sul campo. Una sfida davvero unica che nasce dal costante investimento in innovazione da parte dell’azienda.

InstaFactory rappresenta un grande passo in avanti – anche in termini di precisione e velocità – per quanto riguarda la tracciabilità inequivocabile di ogni singolo pomodoro, dove la sua storia e provenienza, la cura del campo e le caratteristiche di coltivazione sono protagonisti.

LA COLLABORAZIONE CON I CONFERITORI

Il rapporto con le 685 aziende agricole con cui Mutti collabora da lungo periodo è alla base del processo di continuo miglioramento che l’azienda persegue fin dalle origini.

Per poter confermare ogni anno gli standard qualitativi elevati e far fronte sia al climate change sia alla variabile incontrollabile del meteo che ogni anno determina la quantità e la qualità della raccolta, il Gruppo Mutti collabora con i suoi agricoltori conferenti, supportando lo sviluppo della filiera con incentivi e premi alla materia prima e con progetti specifici. In particolare la piattaforma Pomodoro.net, sviluppata con Horta, spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Cremona; un esempio di smart farming che aiuta i conferenti ad ottimizzare la produttività dei terreni in un’ottica di sostenibilità ambientale delle produzioni. Senza dimenticare l’app Pomodoro.snap, che ha l’intento di fornire agli agricoltori uno strumento ancora più facile e immediato da utilizzare.

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