Il dairy italiano punta al mercato cinese

L'Italia è il secondo fornitore europeo di formaggi in Cina: in 10 anni l’export è cresciuto di un +850%. Al via, dal FHC 2020 di Shangai, la campagna promozionale di Assolatte
Il dairy italiano punta al mercato cinese

Nel 2015 il valore delle esportazioni di formaggi italiani verso la Cina era di poco superiore al milione di euro. L’anno scorso ha raggiunto il traguardo dei 20 milioni, superando le 3.700 tonnellate, e nei primi 7 mesi del 2020 l’export è aumentato ulteriormente (+3,6% a valore e +8,2% a volume) nonostante la pandemia. I margini di crescita sono ancora ampi, poiché il gigante asiatico assorbe solo il 2% delle esportazioni extra-UE dell’Italia. A sottolinearlo è Assolatte, che ha tagliato il nastro di una campagna promozionale triennale in Cina al FHC 2020 di Shangai. Realizzata con il supporto dell’Unione europea, la campagna ha l’obiettivo di migliorare il livello di conoscenza del dairy Made in Italy e aumentarne il consumo in un mercato dove si registra una crescente richiesta di prodotti di qualità. E’ rivolta a diversi target (trade, consumatori e media) e servirà a sensibilizzare gli importatori, con seminari e workshop b2b e incoming di operatori cinesi presso alcune aziende lattiero-casearie italiane.

Nell’ambito dell’iniziativa di presentazione, ha avuto luogo la degustazione guidata di alcuni dei migliori prodotti lattiero-caseari italiani a cura dell’executive restaurant chef del Bellagio di Shanghai, Giulioantonio Di Sabato. Sono oltre 20 le aziende associate ad Assolatte che hanno partecipato all’evento con i loro prodotti. L’assaggio si è concentrato sui capolavori caseari italiani: Pecorino, Mozzarella, Mozzarella di bufala campana, Gorgonzola, Parmigiano e Grana Padano, Provolone, Ricotta, Piave, e Mascarpone. Non potevano mancare, inoltre, latte e yogurt, entrambi molto graditi al mercato cinese.

DAIRY ITALIANO E MERCATO CINESE

Il mercato alimentare cinese sta dimostrando uno straordinario dinamismo grazie alla crescita del reddito pro capite e alla diversificazione dei consumi alimentari, trainati dalla diffusione di abitudini sempre più internazionali. Salubrità, qualità, sostenibilità e tradizione sono le nuove parole chiave per conquistare spazio in un mercato che conta quasi 1,4 miliardi di abitanti. E anche gli indicatori macroeconomici fanno prevedere ottime prospettive per il mercato cinese.

I prodotti freschi dairy come il mascarpone e la mozzarella sono i formaggi italiani più consumati in Cina. Apprezzatissimo anche il latte alimentare, grazie a importanti partnership Italia-Cina. Anche le vendite di yogurt – soprattutto quello da bere – crescono ogni anno del 10%, trainate dalle proprietà salutistiche e dall’assenza di lattosio.

PIÙ TUTELE PER LE INDICAZIONI GEOGRAFICHE

Il lavoro da fare è tanto” – commenta il presidente di Assolatte, Paolo Zanetti. “La Cina sembra volersi aprire al mercato internazionale, abbattendo gradualmente le barriere che rendono davvero difficile l’ingresso delle imprese straniere e dei nostri prodotti”.

In questo contesto, il governo cinese sta rafforzando le relazioni con l’Europa attraverso l’EU-China 2020 Strategic Agenda for Cooperation, strumento di dialogo che consente di condividere i rispettivi piani di sviluppo, rafforzando la cooperazione in ambito commerciale, con una progressiva standardizzazione delle procedure di accesso e una condivisione degli aspetti normativi che regolano l’e-commerce.

Un capitolo dell’agenda, decisivo per le aziende italiane, riguarda la tutela delle indicazioni geografiche, necessaria per contrastare il fenomeno della contraffazione del Made in Italy. “Abbiamo molte aspettative e valutiamo positivamente l’accordo Ue-Cina sulla protezione delle indicazioni geografiche – spiega Zanetti – che verrà votato proprio in questi giorni dal Parlamento europeo”.

© Riproduzione riservata