Addio ad Antonio Rizzoli

È morto a 83 anni il presidente della Rizzoli Emanuelli, la storica azienda di conserve ittiche con sede a Parma
Addio ad Antonio Rizzoli

Rizzoli Emanuelli – la più antica azienda di conserve ittiche italiana (fondata nel 1906) – perde il suo presidente, Antonio Rizzoli. Scomparso pochi giorni fa all’età di 83 anni, era entrato in azienda nel 1958 ricevendo il testimone da Luigi, Aldo e Clelia Rizzoli, figli dei fondatori Emilio Zefirino, Antonietta e del fratello Aldo Emanuelli. Presidente dal 1987, Antonio Rizzoli ha cambiato il volto dell’azienda puntando sull’innovazione, ma senza tralasciare la tradizione. All’età di 31 anni aveva infatti ricevuto dalla zia Clelia, la ricetta segreta della salsa per le alici piccanti: uno dei prodotti simbolo della Rizzoli Emanuelli.

Le Alici in salsa piccante Rizzoli

Attualmente l’attività imprenditoriale è portata avanti dal figlio Massimo Rizzoli, direttore generale, e dai nipoti Francesco Rizzoli – che assicura così la presenza della quinta generazione della famiglia – e Raffaele Bianchi, presente in azienda da ventotto anni.

LA PASSIONE PER L’INNOVAZIONE

Antonio Rizzoli amava visitare direttamente i clienti per promuovere i suoi prodotti. Nel corso degli anni sono diventate regolari le partecipazioni alle più importanti fiere del settore alimentare internazionale per ampliare i mercati e far arrivare sempre più lontano le alici della Rizzoli Emanuelli.

“La Scorta del Buongustaio” è stata una delle intuizioni di Antonio Rizzoli. Si tratta di una valigetta con una selezione delle specialità dell’azienda, completa di un ricettario firmato da grandi chef e inizialmente pensata per il periodo natalizio. Può considerarsi un’antenata – venne ideata alla fine degli anni Ottanta – delle selezioni gourmet di oggi. L’Associazione internazionale distributori alimentari l’aveva premiata al Cibus del 1990 con l’Oscar Aida come la più importante novità di prodotto presente sul mercato.

Nel 1996 Antonio Rizzoli è stato insignito del premio Sant’Ilario con la medaglia d’oro. Secondo la motivazione: “alla guida di una delle più antiche e rinomate aziende parmigiane del settore alimentare ne ha consolidato la prestigiosa tradizione rilanciandola e rinnovandola con moderno spirito imprenditoriale”.

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