Italianfood.net Summit 2021, i trend post-Covid nel mercato Usa

Il webinar organizzato nell’ambito della seconda edizione dell’Italianfood.net Summit è stato un’occasione di confronto, tra retailer statunitensi e industria alimentare italiana, sulle nuove tendenze del F&B
Italianfood.net Summit 2021, i trend post-Covid nel mercato Usa

L’emergenza pandemica sta influenzando in modo determinante l’affermazione di nuovi trend nel settore Food & Beverage, rafforzandone al tempo stesso altri già in atto da tempo. Negli Usa ne sono un esempio la crescente sensibilità dei consumatori verso tendenze quali l’healthy, il bio, la sostenibilità e un approccio ‘green’ alla spesa. Uno scenario che colloca i prodotti italiani tra le opzioni di prima scelta. A questo proposito, il progetto internazionale del gruppo Food, Italianfood.net, ha organizzato il 22 giugno scorso un webinar in occasione dell’Italianfood.net Summit 2021.

Per capire come si evolverà la domanda nel mercato nordamericano nei prossimi anni, Italianfood.net ha invitato alcuni rappresentanti delle catene di retail Usa e dell’industria italiana. Insieme, abbiamo analizzato le strategie di ripartenza e le tendenze di consumo emergenti nel post-pandemia.

I TREND DEL ‘NEW NORMAL’ NEGLI STATI UNITI

Emilio Mignucci, vice presidente della catena grocery Di Bruno Bros di Philadelphia, ha spiegato come “a causa della pandemia i consumatori siano stati costretti a restare a casa e abbiano iniziato a cucinare in prima persona. Avevano bisogno di molti più ingredienti del solito, e ora molti di loro spendono di più per comprare specialità di alta gastronomia”.

William Magistrelli, Director International e Wholesales di Wakefern Food Corporation, ha sottolineato che “l’alta qualità dei prodotti italiani è, e sarà, un driver fondamentale per i nostri store; anche perché i clienti sono sempre più portati a cercare nuove specialità”.

Scarica i materiali dell’evento: Wakefern Overview – William Magistrelli

Pam Hide, Category manager di Schnuck Markets, ha parlato della strategia della catena di retail del Midwest: “Dopo la pandemia è tutto cambiato. Ci concentriamo molto di più su opzioni better-for-you, e prodotti freschi, biologici, free-from oltre che su store di formato più contenuto. La sostenibilità sarà un trend fondamentale nel prossimo futuro”. Un altro Category manager di Schnuck Markets, Roger McElroy, ha aggiunto che i consumatori sono sempre più “alla ricerca di ingredienti di piatti che mangiano nei ristoranti, in modo da poter replicare le ricette a casa”.

Franco Denari, Ceo di Zucchi 1810, ha spiegato come i consumatori statunitensi abbiano “cambiato mentalità durante la pandemia. Ora stanno cucinando a casa più che mai, e l’olio d’oliva è un ingrediente chiave in ogni dispensa”. Umberto Marino, Sales Manager di Zucchi 1810 per Stati Uniti e Canada, ha delineato la strategia dell’azienda olearia italiana per il mercato nordamericano: “Oltre ad aumentare le vendite, per noi è fondamentale raggiungere un buon livello di brand awareness”.

La vice presidente di Whole Foods Market, Cathy Strange, ha spiegato che i clienti della catena “si preoccupano molto degli ingredienti e del cibo sano. In questo senso, la cultura alimentare italiana è al tempo stesso una garanzia e una continua sorpresa. Del resto, la ricerca della qualità e degli ingredienti di alta gamma è la nostra principale caratteristica”.

Donato Loscalzo, presidente di Principe Food Usa, ha confermato che “i consumatori statunitensi stanno orientando le loro scelte verso il cibo di alta qualità. Il che ha molto a che fare con l’offerta di food italiano”.

Anche secondo Trent Brookshire della Brookshire Grocery Company del Texasla gente è disposta a pagare di più per prodotti di alta qualità. In questo senso, l’autenticità del cibo italiano è un driver fondamentale”.

Massimo Fabio, partner di KPMG per il Commercio internazionale, ha descritto le attuali opportunità per le aziende alimentari italiane nel mercato statunitense: “Per quanto riguarda l’export, ottenere la qualifica di trusted trader offre notevoli vantaggi, a partire dalla possibilità di snellire le pratiche burocratiche alla dogana”.

Alberto Marrassini, amministratore delegato di Coop Italian Food North America, ha ricordato come l’autenticità sia un fattore chiave negli Stati Uniti, tanto più considerando la presenza di molti prodotti Italian Sounding. Motivo per cui “ci sono grandi opportunità per le aziende che garantiscono un’offerta basata su cibo italiano autentico”.

Deborah Jones, Sales manager di Pavilions (California), si è concentrata sull’importanza dei prodotti alimentari premium e freschi: “Fornire brand e opzioni premium è la nostra missione. I nostri importanti investimenti nei freschi sono ciò che ci distingue dalla concorrenza”.

Pat Pessotto e Jenny Longo di Longos hanno infine messo l’accento sull’impegno principale della loro catena di distribuzione: “Ci concentriamo sulla qualità del cibo, importando direttamente i prodotti dall’Italia”.

Qui il video completo dell’evento:

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