Advice Group, un 2021 da record

Nel primo semestre dell’anno la martech company torinese specializzata in programmi digitali di behavioral loyalty registra la migliore performance di sempre. Crescita di oltre il 50% per tutti gli indicatori di business
Advice Group, un 2021 da record

Advice Group chiude il primo semestre del 2021 con una crescita di oltre il 50% sugli indicatori storici, che coincide con la miglior performance di sempre dal 2006, anno della sua fondazione. Il gruppo, guidato dal fondatore e amministratore delegato Fulvio Furbatto, oltre ad aver consolidato, grazie alla continuità dei clienti storici, il tasso annuo di crescita composto (CAGR) oltre il 25%, ha implementato nel periodo pandemico una specifica attività di rafforzamento e diversificazione del go-to-market, che ha visto i suoi effetti addizionali già nel primo semestre del 2021.

La creazione di una serie di soluzioni di gamification e di loyalty, che permettono la gestione e i miglioramenti dei tassi di fedeltà al netto delle vendite, ha permesso infatti al gruppo, ma soprattutto ai suoi clienti, di reagire velocemente alla crisi pandemica, sviluppando nuove attività basate sul comportamento virtuoso degli utenti nella relazione con i contenuti e i servizi proposti dai brand in contrapposizione alle più tradizionali promozioni e cataloghi a premi.

Tra le nuove aziende che hanno scelto di affidarsi all’expertise di Advice risultano realtà provenienti sia dalle industry maggiormente consolidate del gruppo – come Bauli e Cantine Maschio nel FMCG, Iren e A2A nell’Energy Utility – sia da industry oggetto del nuovo modello di go-to-market, tra le quali Gruppo Gedi, TEDX, Sporters, Q8, API IP, Geoweb (società del gruppo SOGEI) e Samsung.

Fulvio Furbatto (nella foto) commenta: “I dati della semestrale dimostrano che abbiamo reagito tempestivamente al cambio di scenario causato dalla pandemia, sapendo cogliere le opportunità che si celavano dietro i cambi di paradigma che tutti abbiamo compreso. Spostare i concetti di loyalty dalle dinamiche transazionali, concentrate sulle vendite ricorrenti, alle dinamiche comportamentali che abbracciano tutte le azioni dei consumatori rispetto agli stimoli della marca, non solo ci ha permesso di aprire mercati a bassa rotazione o impossibilitati a spingere la spesa, come le Utility, ma ci ha proiettato con forza nei settori ad alta densità di contenuto come l’editoria, lo sport e l’entertainment. A tutto ciò, abbiamo affiancato la partenza di un piano M&A volto ad arricchire la nostra tecnologia ampliando il go-to-market. Come nel caso dell’acquisizione di Leevia dello scorso maggio, piattaforma specializzata nella creazione e gestione di contest social driven. Ora siamo alla ricerca di nuove operazioni di M&A finalizzate a completare l’offerta del gruppo anche verso l’utente ‘unknown’, in modo tale da offrire ai nostri clienti soluzioni di engagement e loyalty end-to-end”.

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