Codacons: “Nei supermercati della Lombardia alimenti dalle vertical farm”

La denuncia dell’associazione di consumatori: arriva ortofrutta coltivata con nuovi sistemi di produzione, ma mancano ancora regole e una normativa precisa. Esposto ad Antitrust, Procura di Milano e Mipaaf

Con un esposto inviato all’Antitrust, alla Procura della Repubblica di Milano e all’Ispettorato centrale repressione frodi del Ministero delle Politiche Agricole il Codacons ha chiesto di fare luce sui prodotti coltivati nelle cosiddette “vertical farm” e presto in vendita nei supermercati della Lombardia.

Si è appreso da fonti stampa dell’imminente l’arrivo nel reparto ortofrutta di numerosi supermercati della Lombardia delle insalatine e del basilico pronti al consumo prodotti da Planet Farms nel sito di Cavenago, alle porte di Milano” – spiega il Codacons nell’esposto. La startup Planet Farms è la più grande e avanzata vertical farm d’Europa che produce vegetali 100% privi di pesticidi e per questo sulle confezioni vengono definiti “incontaminati”. Planet Farms dichiara di seguire la procedura dell’agricoltura verticale, il sistema di coltivazione verticale e una filiera “completamente integrata, “tuttavia la materia non risulta ancora disciplinata – rileva l’associazione di tutela dei consumatori – essendo necessario un decreto interministeriale che dovrà indicare, tra l’altro, i requisiti igienico-sanitari dei prodotti ottenuti da tale procedimento”.

L’assenza di una “procedura legale per la cosiddetta agricoltura verticale – continua la nota del Codacons – in relazione ai controlli sui prodotti sin dalla semina, sulle condizioni di coltivazione e sugli effetti di tale modalità sui prodotti finali che possono essere consumati anche senza essere lavati (come si legge nelle pubblicità) desta grande preoccupazione sulle conseguenze igienico-sanitarie, in assenza di un procedimento normativo che detti le prescrizioni necessarie per la realizzazione di tale tipo di agricoltura”.

Il Codacons chiede quindi di predisporre “tutti i controlli e le indagini per accertare e verificare se ossa realizzarsi la violazione delle norme del codice del consumo e del codice di autodisciplina della comunicazione commerciale e di quelle eventualmente collegate”.

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